Chi era Adriano Olivetti: carriera e vita privata dell’imprenditore italiano

Conosciamo meglio la storia dell’imprenditore italiano Adriano Olivetti: ecco tutte le curiosità sulla sua carriera e vita privata

adriano olivetti

Adriano Olivetti nasce sulla collina di Monte Navale, nelle vicinanze di Ivrea l’11 aprile del 1901, da Camillo, ebreo, e Luisa Revel, valdese. Non riceve l’educazione religiosa, ma soltanto in vista del secondo matrimonio, si converte al cattolicesimo. Si diploma per la sezione fisico-matematica dell’Istituto tecnico di Cuneo. Nell’aprile del 1918 si arruola volontario nel 4º reggimento Alpini e, dopo aver terminato il servizio militare, si iscrive al Politecnico di Torino e inizia a partecipare in maniera attiva al dibattito sociale e politico, collaborando alle riviste “L’azione riformista” e “Tempi Nuovi”. Eredita da suo padre Camillo,  che nel 1908 fonda a Ivrea “la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere”. Nel 1924 inizia l’apprendistato nell’azienda paterna come operaio e poi dopo un anno vola negli Stati Uniti, dove visita decine di fabbriche fra le più avanzate, sia sotto il profilo della concezione che del rapporto con i dipendenti. Tornato in Italia, infatti, aggiorna e modernizza la Olivetti, con una serie di progetti appositamente pensati da lui. Cambia così il modo del rapporto con gli operai con la razionalizzazione dei tempi e metodi di montaggio, lo sviluppo della rete commerciale in Italia e all’estero e altro ancora. Avvia, a poco a poco, il progetto della prima macchina per scrivere portatile che uscirà nel 1932 con il nome di MP1.  La nuova organizzazione fa aumentare in maniera significativa la produttività della fabbrica e le vendite dei prodotti. Così diventa Direttore Generale dell’azienda, di cui diventerà Presidente nel 1938 subentrando al padre Camillo. Cambia il modo di riflessioni e sperimentazioni nel campo dei metodi di lavoro e pubblica, nella rivista da lui fondata, “Tecnica e Organizzazione”, vari saggi di tecnologia, economia e sociologia industriale. A Ivrea avvia la progettazione e costruzione di nuovi edifici industriali, uffici, case per dipendenti, mense, asili, dando origine ad un articolato sistema di servizi sociali. La sua attività di editore, scrittore e uomo di cultura si intensifica sempre di più.

Grazie ad gruppo di giovani intellettuali, aveva fondato una nuova casa editrice, la NEI (Nuove Edizioni Ivrea), che di fatto viene trasformata nel 1946 nelle Edizioni di Comunità. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale l’imprenditore si rifugia in Svizzera, dopo completa il libro “L’ordine politico delle comunità”, in cui esprime le idee alla base di un vagheggiato Movimento Comunità, fondato successivamente nel 1947. La rivista “Comunità” diventa il punto di riferimento culturale del Movimento. Improvvisamente, il 27 febbraio 1960, durante un viaggio in treno da Milano a Losanna, muore lasciando un’azienda con circa 36.000 dipendenti, di cui oltre la metà all’estero.

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Chi era Adriano Olivetti: vita privata

Nel 1924 sposa Paola Levi, figlia del patologo Giuseppe e sorella di Natalia Levi Ginzburg e di Gino Levi Martinoli. Dalla loro relazione nascono tre figli: Roberto, Lidia e Anna. Dopo il divorzio con Paola (1938), sposa Grazia Galletti, da cui nasce la figlia, Laura.

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