Roberta Ragusa corpo | ex maresciallo sostiene di sapere dove sia finito

Roberta Ragusa corpo
Roberta Ragusa corpo un ex maresciallo fornisce la propria ipotesi FOTO viagginews

Un maresciallo oggi in pensione che seguì le indagini sul caso di Roberta Ragusa, in merito al corpo della donna ed a dove sia finito formula una ipotesi.

A distanza di diversi anni, non si sa nulla di Roberta Ragusa e del corpo della donna. Data ormai come acclarata la sua morte, con una sentenza dello scorso mese di luglio che ha condannato in via definitiva a 20 anni di carcere il marito Antonio Logli, resta da capire dove siano finiti i resti della allora 45enne. Lei sparì di casa a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, il 13 gennaio 2012 e da allora non se ne è mai più saputo niente.

Logli ha ricevuto la condanna in Cassazione non solo per omicidio volontario ma anche per distruzione di cadavere. Nonostante ciò, lui continua  a proclamarsi innocente. L’ex maresciallo dei Ros, oggi in pensione, Rino Sciuto, a ‘Quarto Grado’ fornisce una sua personalissima sensazione. Sciuto seguì questo ormai noto caso di cronaca nera per diverso tempo. A suo dire il corpo di Roberta Ragusa sarebbe stato portato tra i rifiuti da Logli.

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Roberta Ragusa corpo, il timore dell’ex maresciallo che seguì le indagini

Oltre alla testimonianza di due persone che sostengono di avere visto l’uomo nei pressi della Geste – azienda municipalizzata di San Giuliano Terme – c’è da dire che il colpevole lavorava come elettricista proprio presso tale ditta. Lui invece ha sempre detto di essere rimasto a casa e di avere cominciato a cercare Roberta una volta capito che qualcosa non tornava. L’ex maresciallo dice che tutti i siti gestiti dalla Geste vennero ispezionati a fondo ma senza alcun risultato.

Pozzi, corsi d’acqua, anfratti…le autorità hanno cercato dovunque alla ricerca di possibili indizi che potessero ricondurre alla vittima. “Setacciammo ogni luogo possibile”, afferma Sciuto. “Alla fine mi sono fatto una idea: penso che il corpo di Roberta Ragusa possa essere finito in un autocompattatore che deve averlo raccolto da un secchione dell’immondizia”. Nel 2012 la spazzatura veniva raccolta e smaltita in una discarica di Peccioli, a 40 km da Pisa. Resta da capire se anche lì siano stati fatti dei rilievi.

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