Sigarette elettroniche danni | 18enne in fin di vita per colpa delle svapo

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Sigarette elettroniche danni giovane ricoverato a lungo in ospedale dove ha rischiato la morte FOTO viagginews

Caso sigarette elettroniche danni, arriva un’altra vicenda nelle quali le svapo vengono messe in cattiva luce e non si mostrano più salutari di quelle classiche.

Le sigarette elettroniche sono spesso descritte come una alternativa “più salutare” a quelle tradizionali. Ma ora un recente studio evidenzia i pericoli delle cosiddette svapo. Senza considerare i tanti casi di sigarette elettroniche e danni importanti alla salute di chi le utilizzava, susseguitisi negli ultimi mesi. Il collegamento con i rischi riscontrati appaiono evidenti. Lo si può evincere da quanto vissuto sulla propria pelle dal giovane Ewan Fisher. A 18 anni questo giovane di nazionalità inglese era già un accanito fumatore di svapo. Ha rimediato una grave insufficienza respiratoria, definita “catastrofica” dai medici che lo hanno preso in cura. E c’è la forte convinzione che sia stata la sua dipendenza da sigaretta elettronica a provocargli questa condizione. All’ospedale di Nottingham gli riscontrarono una seria polmonite da ipersensibilità (HP), un tipo di reazione allergica a qualcosa che respirava e che ha provocato una infiammazione del tessuto polmonare.

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Sigarette elettroniche danni, un giovane ha rischiato la vita

Il ragazzo ha avuto bisogno di un supporto vitale costante, con una macchina per favorire il processo di ventilazione e di respirazione e che gli pompava l’ossigeno nel sangue. Il 18enne ha dichiarato di avere rischiato la morte, con i medici che lo hanno curato 24 ore su 24 lavorando duramente pur di salvarlo. Ora lui sta bene e ha smesso di fumare, denotando un netto miglioramento nel suo stile di vita. “Ho fumato svapo per cinque mesi prima di ammalarmi. Lo facevo dalle 10 alle 15 volte al giorno e prima ancora mantenevo la stessa media con le sigarette normali. Ho cambiato perché pensavo che sarebbe stato più salutare. Poi praticavo pugilato, ed il fumo non si concilia molto con l’attività sportiva. Prima di andare in ospedale ero sempre preda di una tosse costante e molto forte. Non riuscivo quasi più a respirare. Poi si è reso necessario un ricovero in terapia intensiva, con due macchinari attaccati al mio corpo e senza i quali sarei morto. Non ricordo nulla del periodo in cui sono rimasto sedato”.

Sotto accusa una possibile reazione allergica

Per i dottori, tutto questo è avvenuto per una risposta del sistema immunitario del 18enne ad una sostanza chimica presente nel liquido per sigarette elettroniche. La dott.ssa Jayesh Mahendra Bhatt, consulente in Medicina Respiratoria Pediatrica negli ospedali della ‘Nottingham University NHS Trust’, che ha curato il ragazzo, ha riferito all’agenzia di stampa PA: “Le prove che abbiamo raccolto hanno dimostrato che le svapo hanno causato tutto questo”. Anche Ewan è convinto di ciò. “Mi sono ammalato per colpa delle svapo. Lo dico in base ai tanti test clinici ai quali mi sono sottoposto. Ai fumatori sia di sigarette normali che elettroniche consiglio di provare a smettere e di sottoporsi a dei controllo. Ed agli adolescenti voglio dire in maniera forte e chiara che le svapo non sono affatto qualcosa di buono. Rovinano noi stessi ed anche le nostre famiglie. La mia salute è buona ormai, ma di tutto quanto vissuto mi è rimasta una ansia costante. Mia mamma ha dovuto prendersi cura di me sottraendo tempo al lavoro, spendendo tanti soldi ed in più aveva anche la mia sorella più piccola alla quale badare”.

Nessun contatto con altre possibili fonti veicolanti patologie

Eppure l’ente Public Health England (PHE) sostiene che lo svapo sia del 95% meno dannoso del fumo. Nel nuovo caso di studio, i medici hanno affermato che il ragazzo, a cui non era stata diagnosticata l’asma, è stato ricoverato in ospedale dopo una settimana di febbre, tosse persistente e difficoltà di respirazione in costante aumento. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Ewan ha sviluppato insufficienza respiratoria e ha ricevuto dosi massicce di antibiotici per via endovenosa. Dieci giorni dopo le sue condizioni sono diventate critiche ed il 18enne ha sviluppato una grave debolezza muscolare, che richiede un lungo periodo di riabilitazione. Per sua stessa ammissione lui dice di avere usato due liquidi diversi, necessari per il funzionamento delle svapo. Gli ingredienti elencati per entrambi i liquidi di svapo erano gli stessi, eccezion fatta per degli aromi rimasti senza nome. Poi il ragazzo ha affermato di aver fumato cannabis un anno prima ma non in tempi immediatamente precedenti il suo ricovero, e di non aver avuto recenti esposizioni di uccelli o animali da fattoria o viaggi recenti. Fattore questo che avrebbe potuto esporlo ad altre patologie.

I risultati degli esami confermano una violenta allergia al liquido delle svapo

Campioni di sangue prelevati dal suo corpo hanno anche mostrato che aveva più anticorpi verso uno dei due liquidi nello specifico, facendo intuire che questa potesse essere stata la fonte della sua reazione. Alla fine ci sono voluti 14 mesi per una guarigione fisica completa. Sempre i medici che hanno curato Ewan dichiarano: “I liquidi aromatizzati con sigarette elettroniche contengono sostanze irritanti e tossici per le vie respiratorie come glicole propilenico (PG), glicerina vegetale (VG) e molte sostanze chimiche aromatizzanti diverse che sono implicate nella patogenesi e nel peggioramento delle malattie polmonari e che probabilmente inducono respirazione effetti non riscontrabili nei fumatori di tabacco”. Il dottor Nick Hopkinson, direttore medico e lettore di medicina respiratoria della British Lung Foundation presso l’Imperial College di Londra, ha affermato che i risultati mostrano come “sia possibile che la malattia del paziente vado connessa ad una risposta allergica a un componente del vapore di sigarette elettroniche”.

“Riscontrato comunque un rischio esiguo in casi come questo”

Tuttavia ha aggiunto che spesso può essere difficile fare una diagnosi accurata per questa condizione. “In Gran Bretagna, 3,6 milioni di persone lo svapo e l’uso dei giovani rimane basso”, ha aggiunto. “Se questo fosse un problema comune o un rischio significativo, ci aspetteremmo molti più casi. Resta il consiglio che il fumo comporta un enorme rischio per la salute e che i fumatori devono smettere, se possibile”. Il professor John Britton, direttore del Centre for Tobacco and Alcohol Studies del Regno Unito, ha dichiarato: “Non è assolutamente chiaro cosa sia successo qui, ma sembra un’allergia ad una sostanza inalata. C’è un numero molto limitato di casi analoghi in tutto il mondo, quindi possiamo ritenere casi del genere come molto circoscritti. Ma un rischio possibile esiste sempre e bisogna tenerlo in considerazione”.

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