Desiree Piovanelli: cartelli offensivi contro il padre affissi nel bresciano

Desiree PiovanelliIl padre di Desiree Piovanelli è stato vittima di offese gratuite nel bresciano: affissi dei cartelli in cui si accusa l’uomo di essere un burattino.

Dopo il brutale omicidio della figlia Desiree, uccisa nel 2002 da tre minorenni ed un maggiorenne, Maurizio Piovanelli ha cercato con tutte le sue forze di scoprire la verità. L’uomo è convinto che dietro l’assassinio della figlia adolescente ci sia un giro di prostituzione minorile e che il mandante dell’omicidio sia ancora a piede libero. Sul sospetto dell’uomo è stata aperta una seconda indagine, ma al momento non sono stati ottenuti risultati concreti.

Ciò nonostante la battaglia dell’uomo deve aver dato fastidio a qualcuno. Lo scorso febbraio Maurizio Piovanelli ha trovato davanti casa un fantoccio con un teschio. Si tratta evidentemente di una minaccia, per la quale il padre di Desiree ha regolarmente sporto denuncia ai Carabinieri. I cartelli trovati in strada nel bresciano non fanno che confermare l’ipotesi che qualcuno non gradisca le accuse di Maurizio.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Desiree Piovanelli: insulti a Maurizio affissi in strada

Nei due cartelli affissi per le strade di Leno (Brescia) si leggono attacchi diretti al padre di Desiree e alle forze dell’ordine. In uno infatti si accusa Maurizio di essere solo una pedina: “Piovanelli Maurizio sei un miserabile burattino appeso ai fili dei burattinai di Leno”. Nel secondo si accusano i carabinieri di essere dei “Vigliacchi“. Nello stesso vengono citate altre due persone del paesino lombardo. Il primo è un uomo che ha presentato un esposto contro il presunto mandante dell’omicidio Piovanelli, denuncia su cui si basa la nuova indagine. L’altro invece è il padre di una ragazza vittima del giro di prostituzione minorile che ha denunciato un uomo successivamente condannato ad 8 anni di carcere.

Impostazioni privacy