Bambino ustionato | incidente mentre gioca in cucina | del tutto sfigurato FOTO

bambino ustionato
Il bambino ustionato a seguito di un gravissimo incidente domestico FOTO viagginews

Una madre affranta parla del proprio bambino ustionato e che ha riportato lesioni gravissime dopo un incidente in casa. “La colpa è tutta mia”.

Un bambino ustionato ha lottato per sopravvivere dopo che 9 litri di acqua bollente lo hanno ricoperto su ogni parte del corpo. Il fatto è avvenuto a seguito di un incidente domestico, con il piccolo che aveva afferrato un bollitore per le verdure in quel momento pieno e funzionante. Il bimbo si chiama Dougie Dodd e ha rimediato ustioni di terzo grado – il più elevato esistente – su viso, collo, petto, mani e piedi. Il suo aspetto è impressionante. L’incidente ha richiesto due mesi di ricovero in ospedale con l’applicazione di terapie urgenti. Questo anche allo scopo di contrastare l’eventualità di contrarre gravi infezioni. La madre Nadia Hulse, 25 anni, ha raccontato alla stampa inglese che l’incidente avvenne nello scorso mese di marzo e che da allora lei non è più stata in pace con sé stessa. Colpa del senso di colpa provato. La donna ha ammesso di trovarsi in videochiamata con sua madre allora, mentre stava cucinando, con Dougie che nel frattempo stava giocando con delle pentole sul pavimento della cucina.

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Bambino ustionato, l’incidente mentre la mamma era al telefono

All’improvviso il bimbo si è avvicinato al bollitore tendendo in avanti un mestolo, ed è accaduto l’incidente. La donna ha raccontato di trovarsi accanto al bambino ustionato, assistendo a tutto quanto. Subito la donna ha spogliato il figlioletto immergendolo nell’acqua fredda, mentre lui urlava per il dolore. In pochi minuti è giunta una ambulanza che ha portato il piccolo all’ospedale pediatrico di Birmingham, con ustioni terribili che coprivano metà del suo corpo. Un primissimo intervento chirurgico ha fatto si che della pelle prelevata da una coscia di Dougie venisse applicata su un polso e su parte del petto. Ma c’era dell’altro, con una diagnosticata sindrome da shock tossico riscontrata dai medici. La cosa ha portato la pressione sanguigna del bambino ustionato a salire alle stelle, con l’applicazione di una maschera per l’ossigeno necessaria per aiutare Dougie a respirare.

“Non avrei dovuto farlo giocare con le pentole”

Ci è voluta anche una trasfusione di plasma sanguigno. Per fortuna Dougie ha mostrato segni di ripresa, fino a quando l’8 aprile 2019 non è stato dimesso. A distanza di numerosi mesi però il piccino dorme ancora con un giubbotto di compressione la notte per cercare di ridurre le cicatrici. “Quanto successo non ha cambiato l’umore di mio figlio. È sempre lo stesso gioioso, vivace bambino. Mi sento ancora in colpa per quello che ha dovuto passare, non avrei dovuto permettere che giocasse con le pentole in cucina”, afferma la madre. “Ora crescerà con quei bruttissimi segni, ma io lo rassicurerò ogni giorno, ricordandogli quanto invece sia bellissimo e quanto sia stata coraggioso”.

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