Alex Schwazer, clamoroso annuncio: “Tornerà ad allenarsi per Tokyo”

Sandro Donati e Gerhard Brandstaetter, rispettivamente allenatore e legale di Alex Schwazer, fanno sapere che il campione “vuole tornare”: “Il sogno è Tokyo”. 

Alex Schwazer si rimette in pista e, in attesa di sviluppi giudiziari nell’intricata vicenda che lo vede protagonista, coltiva il sogno delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ad annunciarlo Gerhard Brandstaetter e Sandro Donati, rispettivamente legale e allenatore del campione olimpico della 50 km di marcia di Pechino 2008, attualmente squalificato fino al 2024 per recidiva al doping, ma a quanto pare fiducioso in un esito positivo dei procedimenti in corso.

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La nuova scommessa di Alex Schwazer

Brandstaetter e Donati hanno innanzi tutto evidenziato che “nel procedimento di incidente probatorio pendente avanti al Tribunale penale di Bolzano, gip Dott. Walter Pelino, si stanno concretizzando i gravi indizi sulla manipolazione della positività di Alex Schwazer, con chiare evidenze documentali e peritali”. Nel frattempo la difesa di Alex Schwazer “sta approntando anche esposti e ricorsi da presentare in quei paesi europei nei quali si radicano responsabilità e/o relative competenze. Siamo ben consapevoli che, se le istituzioni sportive internazionali interessate (segnatamente Iaaf e Wada) dovessero continuare a resistere in ogni modo, nonostante l’evidenza e la gravità dei fatti emersi, i procedimenti si potrebbero protrarre”. “Ma – aggiungono – Alex Schwazer è totalmente innocente e Wada e Iaaf dovrebbero operare per aiutare la magistratura a individuare le responsabilità della denunciata manomissione della sua urina dell’1 gennaio 2016”.

Di qui la richiesta di un cambiamento di linea nei confronti dell’atleta azzurro: “Auspichiamo saggezza e senso di responsabilità da parte di chi oggi dirige le citate istituzioni, affinché si spezzi la catena di brutti e gravemente illeciti accadimenti, rendendosi conto che a Schwazer è stata già, ingiustamente, impedita la partecipazione all’Olimpiade di Rio de Janeiro, dove avrebbe avuto chiarissime chance di conquistare medaglie e che le istituzioni interessate si assumerebbero una responsabilità ancora maggiore, se il loro comportamento conducesse ad impedire ad Alex di partecipare anche ai Giochi Olimpici di Tokio”.

Infine il clamoroso annuncio: “Per uscire dall’incubo di questi anni trascorsi a difendersi da un’accusa di doping assurda e assolutamente priva di fondamento, per riappropriarsi del proprio talento, per comunicare a tutti che è naturalmente forte, per tenere accesa una speranza, Alex Schwazer ha deciso di tornare ad allenarsi per la marcia”. “Tornando ad allenarsi per sperare di tornare alle gare, Schwazer – sottolineano il legale e il coach dell’atleta – non intende provocare nessuno, ma solo ribadire e dare concretezza alla propria innocenza e alla propria speranza che dirigenti sportivi più coscienziosi di quelli che hanno gestito finora questa vicenda, sappiano operare per porre fine alle azioni infami, con le quali dapprima è stata costruita una positività e poi si è tentato in ogni modo di continuare ad ostacolare l’indagine e l’istruttoria su fatti, comportamenti e circostanza gravemente compromettenti, senza rispetto, non solo di Schwazer, ma anche della magistratura”. “Alex – concludono – dichiara la sua piena disponibilità a essere, sin da subito, sottoposto a qualsiasi controllo antidoping, ovviamente con le garanzie imposte dalla situazione in essere”.

EDS

 

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