Alessandria, Vincenti poteva evitare la strage ma non disse nulla ai vigili del fuoco

Giovanni VincentiAlessandria, Giovanni Vincenti poteva evitare la strage ma non disse nulla ai vigili del fuoco mandandoli così incontro alla morte. 

Emerge un dettaglio inquietante in una storia già terribile di per sè. Infatti le esplosioni della cascina di Alessandria che hanno provocato la morte di tre vigili del fuoco potevano non provocare alcun ferito. Vincenti, arrestato nella notte dopo la piena confessione di quanto accaduto, ha spiegato di aver preparato quelle bombe per incassare i soldi dell’assicurazione sul suo cascinale. Lui e la moglie erano pieni di debiti e avevano pensato di risolvere così la situazione. Un suo errore nell’impostare il timer collegato alle bombole di gas ha provocato una prima esplosione più lieve a mezzanotte, quella che ha allertato i vigili del fuoco che sono giunti sul posto. “Il timer era stato settato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. Questo ha portato alla prima modesta esplosione che, ahimè, ha allertato i vigili del fuoco”, ha spiegato il procuratore di
Alessandria, Enrico Cieri. “La notte della tragedia Vincenti è stato informato da un carabiniere che il primo incendio era quasi domato – prosegue il procuratore Cieri -. Vincenti non ha detto che all’interno della casa c’erano altre cinque bombole che continuavano a far fuoriuscire gas. Era intorno all’1, ci sarebbe stata mezz’ora di tempo per evitare la tragedia”. E invece Vincenti ha mandato incontro alla morte quei tre poveri vigili del fuoco.

Da valutare ora la posizione della moglie per il momento indagata a piede libero e anche quella del figlio sul quale il procuratore ha preferito per il momento non sbottonarsi.

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