Gina Lollobrigida perde la sua battaglia: “Vulnerabile e suggestionabile”

Gina Lollobrigida ha perso la sua battaglia: la diva ha difficoltà riscontrate nella sua sfera personale rispetto a quello che riguarda il campo artistico 

Gina Lollobrigida
Getty Images

Secondo il Tribunale Gina Lollobrigida “offre a se stessa e agli altri l’illusione di avere il pieno dominio della sua vita e dei suoi affari, mentre la comprensione della realtà che la circonda risulta sommaria e i suoi giudizi attuali sono superficiali”. Poi sul suo patrimonio immobiliare: “La diva ignora quale sia e le società che se ne occupano, ha fornito risposte non esaurienti, talvolta confuse, non ricordando alcun dato relativo ai ricavi, ai costi e al rendimento effettivo di dette società”. Nel frattempo la donna è impegnata a Los Angeles per seguire le riprese di un docu-film sulla sua vita. La decisione dei giudici della sezione della persona e della famiglia (Gisella Dedato, Paolo Russo e Elisabetta Pierazzi) poggia su una consulenza della esperta Paola Cavatorta che dopo una serie di colloqui personali con la diva ha offerto il proprio parere.

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Gina Lollobrigida, la differenza tra privato e artistico

La diva appare lucida ed autorevole nel campo artistico, mentre è vulnerabile su tutto il resto, con “momenti di autentico disorientamento spazio temporale per lo più innestati da tematiche persecutorie” come scritto dai giudici. La differenza tra privato ed artistico: vivacissima ed energica quando si tratta di rileggere episodi ed elencare protagonisti dei suoi anni d’oro diventa invece “confusa” quando si affrontano temi quotidiani. Infine, secondo i giudici il suo lavoro “è stato condotto con scrupolo professionale ed esame attento di tutti gli atti del procedimento”.

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