Seggiolini anti abbandono, scatta l’obbligo: ecco cosa fare

seggiolini A partire da oggi sarà obbligatorio istallare i sensori anti abbandono per i seggiolini: ecco come funziona la legge e perché viene criticata.

A partire da oggi 7 novembre 2019 entra in vigore la legge 117/2018 che prevede l’obbligo d’istallare sensori anti abbandono per i seggiolini a tutti gli italiani che trasportano in auto bambini di età inferiore ai 4 anni. Se la legge viene percepita come un giusto strumento per contrastare i casi di mortalità infantile legati all’abbandono di minori nelle auto, le modalità di attuazione della stessa sono state duramente criticate dalle associazioni dei consumatori.

Il decreto legge aveva infatti un tempo di entrata in vigore di 120 giorni che è stato fatto scattare l’1 luglio, il che di fatto rende la legge immediatamente attiva con le relative sanzioni. I genitori, dunque, si dovranno affrettare ad effettuare l’acquisto in un mercato in cui non ci sono sufficienti modelli di sensore per soddisfare la richiesta. Se, infatti, ci saranno circa 3 milioni di famiglie che dovranno effettuare l’acquisto, sul mercato al momento ci sono a disposizione solamente 250.000 sensori.

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Gli incentivi inesistenti, possibile deroga sulle sanzioni

Le critiche riguardano inoltre il fatto che la legge entra in vigore prima che siano stanziati gli incentivi per l’acquisto previsti dalla legge di bilancio 2020. Tali incentivi arriverebbero a 30 euro a fronte di una spesa che va dai 50 ai 100 euro. Mancando il decreto ministeriale a riguardo, però, al momento non è possibile sapere come accedere agli incentivi né come saranno erogati. Il Ministero dell’Interno assicura che si tratta di una questione di giorni prima che venga emanato, ma ciò nonostante entrerebbe in vigore nei 15 giorni successivi l’emanazione. Insomma al momento i genitori sono obbligati all’acquisto senza sufficienti sistemi sul mercato e senza incentivi, con il rischio di prendere una multa senza colpa.

Viste le criticità è possibile che venga concessa una deroga sulle sanzioni. In tal caso verrebbe mandata una circolare alla Polizia nella quale si chiede di sospendere le multe, ma al momento pare che non ci siano sviluppi in tal senso. Il fatto è che le multe sono salate, vanno dagli 81 ai 326 euro con una decurtazione di 5 punti dalla patente. Inoltre per i recidivi è prevista una sospensione della licenza di guida per 15 giorni.

Cosa sono i sensori anti abbandono e come funzionano

Come spiega il nome stesso si tratta di un sistema atto a prevenire l’abbandono involontario del bambino in auto, così da evitare casi di decesso. I dispositivi non hanno bisogno di un’omologazione particolare, possono essere integrati, indipendenti o accessori, l’importante è che siano in grado di fornire segnali acustici e visivi che siano percettibili sia all’interno che all’esterno del veicolo senza che il guidatore debba compiere azioni ulteriori perché si attivino. In caso il dispositivo sia a batterie, inoltre, deve avere un segnale che permetta al proprietario di rendersi conto quando si sta scaricando.

Se nel caso di quelli accessori si tratta di una caratteristica integrata nel veicolo, per quanto riguarda quelli indipendenti si tratta di sensori di peso da porre sotto il bambino che si collega al sistema elettronico dell’auto attraverso l’accendisigari e che comincia a suonare quando il veicolo è fermo se il bambino non viene tolto dal seggiolino. Per quanto riguarda quelli integrati, si tratta di sensori applicati direttamente ai seggiolini che sono indubbiamente più pratici. Il problema è che ce ne sono pochi e che vanno a batterie, dunque si scaricano.

Fabio Scapellato

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