Bambino abbandonato | la Seredova va a trovarlo in ospedale

Alena Seredova bambino abbandonato
Visita speciale da Alena Seredova per il bambino abbandonato in ospedale a Torino FOTO instagram

Alena Seredova fa visita a Giovannino, il bambino abbandonato in ospedale perché nato con una grave malattia della pelle. “Io ebbi problemi simili appena nata”.

Il bambino abbandonato a Torino perché nato con una grave malattia della pelle ha ricevuto la solidarietà di Alena Seredova. La modella ceca, da tempo residente nel capoluogo piemontese, ha parlato di Giovannino – questo il nome dato al piccino dopo la sua nascita avvenuta ad agosto – rivelando che anche lei da piccola soffrì per un problema simile. La 41enne ex moglie di Gianluigi Buffon è andata a trovare Giovannino in ospedale, prendendolo in braccio. La patologia che ha colpito il neonato è nota come ittiosi arlecchino, e non ci sono attualmente cure per essa. Va detto che lei spesso viene avvistata nel reparto di terapia intensiva infantile grazie al suo ruolo di testimonial della Onlus Crescere Insieme dell’ospedale Sant’Anna. Ruolo che ricopre ormai dal lontano 2005.

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Bambino abbandonato, la solidarietà di Alena Seredova

“Quando nacqui, i medici pensarono che avessi pure io l’ittiosi, che è la stessa malattia di questo tenero bambino abbandonato. Papà mi dice sempre che fu spaventato nel vedermi ricoperta di squame appena nata, nella culla dell’ospedale. Fece un balzo all’indietro e si mise a piangere”, afferma la Seredova al Corriere della Sera. Invece non era nulla di grave. “Ero semplicemente nata con la pelle troppo secca perché rimasi troppo tempo in grembo a mia madre. Per 42 settimane. Ma per l’ittiosi arlecchino di cui soffre Giovannino non si conosce una cura, purtroppo. Ebbi però le sue stesse cure, con una pelle unta costantemente per dare sollievo, con dell’olio emolliente. Ho visto questo bimbo a settembre, mentre programmavo la raccolta fondi per Natale”.

“Spero che qualcuno lo adotti presto”

La Seredova continua. “La sua storia è stata molto commovente. La patologia che lo ha colpito è dolorosa, la pelle troppo secca finisce col rompersi e creare delle piaghe. Però con le cure che sta avendo non soffre, quando l’ho conosciuto non piaceva ed era molto vispo. Non ha alcun problema cognitivo o neurologico. Gli servono soltanto cure speciali. L’ho portato un pò in giro col passeggino e ho pensato ai genitori che lo hanno abbandonato. Immagino che per loro non deve essere stato facile, non mi sento di giudicarli. Spero che Giovannino possa trovare una famiglia in grado di amarlo. E magari di andare a trovarlo non in ospedale la prossima volta, ma in una casa che lo accolga con tutto l’amore che merita”.

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