Don Michele Mottola, chi è il prete accusato di pedofilia: le ultime notizie

Don Michele è stato sospeso e isolato dopo l’accusa di abusi su una bimba di 10 anni. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

La Diocesi di Aversa riferisce in un comunicato spiega che Don Michele Mottola, accusato dalla piccola Marina, 10 anni, di abusi sessuali, è stato sospeso in via cautelativa dal suo ruolo e allontanato dalla comunità parrocchiale. Conosciamo più da vicino il parroco campano e la sua storia.

L’identikit di Don Michele Mottola

La sospensione per Don Michele Mottola è arrivata lo stesso giorno in cui si è avuta segnalazione dei fatti da parte della famiglia di Marina, accompagnata in Diocesi da alcuni parrocchiani. “La Diocesi ha fornito ai familiari della minore la propria collaborazione affinché fosse sporta anche regolare denuncia alle autorità giudiziarie – si legge nella nota ufficiale – e attualmente al sacerdote non è permesso di celebrare pubblicamente o avere contatto di tipo pastorale con nessun gruppo di fedeli. Sono in atto i procedimenti giudiziari, sia canonico che civile”. Tant’è.

Marina (il nome è di fantasia) è caduta nelle grinfie di Don Michele Mottola,  parroco di un comune del Casertano che frequentava la casa dei suoi genitori, e con incredibile coraggio è riuscita a documentare, attraverso il suo telefonino, quegli “incontri” per incastrarlo, visto che gli adulti coi quali si era confidata non credevano alle sue parole. Le violenze sarebbero iniziate quando Marina aveva circa dieci anni e mezzo e andate avanti fino allo scorso febbraio. Il parroco avrebbe iniziato a fare dei piccoli grandi regali alla bambina per poi approfittare della sua buona fede.

Dalle registrazioni emergono le parole agghiaccianti del sacerdote: “Io ti terrei dalla mattina alla sera qua se tua mamma fosse più consenziente”, dice don Michele alla piccola. E aggiunge: “Lo sai che ti voglio bene, vuoi un bacino?”. Negli audio si sentono sospiri e silenzi rotti improvvisamente dal lamento della bambina, che supplica: “basta, basta”. A un certo punto Don Michele le dice: “Prendi questa per asciugarti”.

C’è voluto del tempo perché don Michele, messo con le spalle al muro, riconoscesse quelle violenze e si dicesse pentito. Di lui ora si occuperà la giustizia. Intanto, però, la piccola Marina ha provato a scrivergli una lettera: “Caro Don Michele con tutto il rispetto le volevo dire che un futuro con voi non lo voglio costruire. Io dentro di me mi sento scoppiare e non so fino a quando potrò resistere. Io non mi sento più una bambina, mi sento troppo grande”. Parole che pesano come un macigno.

EDS

 

 

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