Mamma uccide i figli: “E’ come mangiare patatine, non ti puoi fermare”

Mamma uccide figliMamma di 5 figli, ne uccide due con la complicità del marito. Il fratello aveva ripetutamente avvertito i servizi sociali della pericolosità della donna.

Pochi giorni fa Sarah Barass e Brandon Machin hanno ammesso davanti al Tribunale di Sheffield di aver ucciso i figli Tristan (14 anni) e Blake (13 anni). La coppia ha anche confessato di averci provato in diverse occasioni con gli altri figli e di aver pianificato l’assassinio 48 ore prima. La notizia di cronaca nera ha sconvolto la città di Sheffield (Inghilterra) ed è una delle principali notizie degli ultimi giorni. La coppia riceverà una condanna il prossimo 12 novembre. Nel frattempo il fratello di Sarah, Martyn, ha rivelato al ‘Mirror‘ che la morte dei suoi nipoti si sarebbe potuta evitare.

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Mamma uccide i figli: lo pianificava da tempo

Nella lunga intervista concessa al ‘Mirror’, Martyn spiega come la sorella sia diventata malvagia dopo aver incontrato Brandon. Lui era violento con chiunque incontrasse ed in più di un occasione lo ha picchiato e terrorizzato. Anni addietro la coppia si era divertita a torturare ed uccidere un micio davanti ai suoi occhi e qualche tempo dopo aveva assistito alla sorella che faceva cadere di proposito una ragazza da un albero.

I gesti di malvagità della coppia si erano successivamente rivolti anche ai 5 figli (tutti di età inferiore ai 15 anni). Un episodio in particolare, avvenuto nel 2009, aveva fatto temere a Martyn che i nipoti potessero essere in pericolo: “Ho assistito alla violenza di Brandon su Blake anni fa e sapevo che qualcosa non andava. Ci trovavamo fuori a passeggio quando Brandon ha afferrato con forza il braccio di Blake e lo ha trascinato a terra. Era abbastanza per capire che qualcosa non andava, così ho chiamato i servizi sociali e gli ho chiesto di controllare”.

I suoi avvisi, però, sono stati ignorati: “Tra il 2009 ed il 2010 ho esposto le mie perplessità. Ho fatto tre chiamate, ho raccontato loro l’episodio. Ho chiesto loro di controllare, ma non mi hanno mai fatto sapere. Mi sono sentito ignorato. Se avessero controllato i ragazzi sarebbero ancora vivi”. Oggi la frase che Sarah ha postato pochi giorni prima dell’omicidio risulta rivelatrice in modo inquietante. La donna, citando Stephen King, scriveva: “Uccidere è come mangiare le patatine, non ti puoi fermare ad una”.

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