Antonello Nicosia, chi è il membro dei Radicali arrestato per associazione mafiosa

Antonello NicosiaDopo un’indagine dell’antimafia Antonello Nicosia, membro dei Radicali, è stato accusato di associazione mafiosa: pare facesse da tramite tra i boss.

Questa mattina la Procura antimafia ha arrestato 5 fiancheggiatori dell’associazione a delinquere. A suscitare scalpore è la presenza tra gli accusati di un uomo che per anni si è schierato apertamente contro la mafia, il collaboratore di Pina Occhionero Antonello Nicosia. L’uomo è conosciuto per essere il conduttore della trasmissione ‘Mezz’ora d’Aria‘, ma nel suo curriculum spiccano il ruolo di Direttore dell’Osservatorio Internazionale dei diritti umani onlus e di componente del comitato nazionale dei Radicali Italiani.

Secondo quanto emerso dalle indagini della procura antimafia di Palermo, Antonello Nicosia (nativo di Sciacca, Agrigento), aveva una vita nascosta. Se alla luce del giorno si ergeva a difensore dei diritti umani e lavorava come assistente parlamentare, di nascosto faceva da tramite tra i boss in carcere, svolgendo per loro incarichi di vario genere.

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Antonello Nicosia arrestato per associazione mafiosa

Secondo l’accusa Antonello Nicosia sarebbe stato strettamente collegato con il clan di Matteo Messina Denaro. Pare che avesse un rapporto privilegiato con Accursio Dimino, ritenuto il nuovo boss del clan di Sciacca. Il capo clan era stato arrestato nel 2008 nel corso dell’operazione ‘Scacco Matto’, ma è uscito dal carcere nel 2018 per poi scomparire.

Tra le tante intercettazioni emerse durante le indagini, fa scalpore quella in cui Nicosia parla delle stragi mafiose degli anni ’90. Il politico, parlando in auto con un avvocato, si lamenta del fatto che l’aeroporto di Palermo è intitolato ai due magistrati Falcone e Borsellino: “Ma perché dobbiamo spiegare chi sono. Scusami, perché dobbiamo sempre mescolare la stessa mer***”. Non contento, aggiunge che non si dovrebbe ricordare qualcuno morto in un “Incidente di lavoro”. Aggiungendo infine come Falcone non fosse più un magistrato ma un politico.

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