Omicidio Sacchi, i genitori: “I due testimoni stanno mentendo”

Omicidio SacchiContinuano le indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, il padre del ragazzo ed i legali sono convinti che i testimoni stiano mentendo per coprire qualcuno.

Sono ancora numerosi i dettagli oscuri sull’omicidio di Luca Sacchi. Il ragazzo di 24 anni è stato ucciso poco fuori dal pub John Cabot, ma la dinamica dell’accaduto è tutt’ora avvolta dal mistero. I risultati dell’autopsia sul corpo del giovane hanno infatti evidenziato come Luca abbia cercato di difendersi da colpi di un corpo contundente (mazza da baseball o spranga) prima di ricevere in testa il colpo di arma da fuoco che gli è stato letale.

Ciò che è emerso sino ad ora è che Anastasyia e Luca avrebbero dovuto effettuare una compravendita di droga. Proprio per questo la ragazza ucraina aveva nello zainetto una cifra vicina ai 2.000 euro. Gli spacciatori, invece di procedere con lo scambio, avrebbero cercato di rapinare i due ragazzi, colpendo la giovane e spingendo Luca alla reazione che poi è culminata con la colluttazione e l’omicidio.

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Omicidio Sacchi, i genitori di Luca non credono ai testimoni

I maggiori dubbi degli inquirenti si concentrano sulla posizione di Anastasiya. La ragazza ha sostenuto di essere con Luca al momento dell’omicidio, ma le telecamere di sicurezza e alcuni testimoni la collocano in un altro luogo durante la colluttazione. In realtà ci sono anche due testi che confermano la posizione della ragazza fuori dal locale al momento dello sparo, ma sia i familiari di Luca (ecco cosa hanno detto sulla ragazza) che i legali della famiglia Sacchi hanno dei dubbi a riguardo.

Il padre di Luca, durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “Gli dicevo sempre di non fidarsi”. Il legale si è concentrato invece sulla posizione di Anastasiya e sulle dichiarazioni dei testimoni che confermano la sua versione dei fatti: “Un testimone oculare conferma la versione di Anastasiya”, dice Paolo Salice che poi sulla giovane aggiunge: “Qualche ombra c’è ma è sbagliato crocifiggerla. Contraddizioni sono emerse dalle dichiarazioni di altri ragazzi, Piromalli e Rispoli. Qualcuno sta mentendo, ma quando uno è garantista non può esserlo solo quando è imputato”.

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