Tubercolosi Sapienza, allarme tra gli studenti dopo un caso accertato

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Allarme tubercolosi Sapienza Roma FOTO webuniroma1

Situazione tubercolosi Sapienza: alcuni studenti della facoltà di Lettere ricevono un avviso inerente il possibile contatto con un contagiato.

Panico per colpa della tubercolosi alla Sapienza. Alcuni studenti della famosa università romana sono stati messi sotto profilassi su diretta disposizione della presidenza della facoltà di Lettere. La notifica riguarda gli universitari che hanno frequentato tre corsi di Filosofia nella sede di via Carlo Fea, tra gli scorsi 1° e 31 maggio. Ed è polemica sul fatto che tale annuncio con relativi provvedimenti del caso siano stati intrapresi solamente alla fine di ottobre, a cinque mesi di distanza. A questo proposito risponde la Asl di competenza, la quale rassicura tutti e ribadisce come siano stati rispettati i tempi normalmente previsti dal protocollo. “Non c’è alcun motivo per cui essere preoccupati”. In realtà la mail è stata inoltrata a circa cento studenti lo scorso 25 settembre.

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Tubercolosi Sapienza, alcuni studenti avvisati via mail

Comunque a mesi di distanza da quanto avvenuto, sottolineano i diretti interessati e non solo. Nel messaggio veniva chiesto loro di rispondere con urgenza entro il 5 ottobre successivo. In questa mail era presente una parte specifica nella quale ci si rivolgeva in particolare agli studenti che avevano frequentato Villa Mirafiori ed i corsi di Estetica con il professor Velotti; di Storia della Filosofia con il professor Spinelli; e di Antropologia Filosofica con la professoressa Kajon. L’allarme tubercolosi alla Sapienza è ben presto uscito allo scoperto, viaggiando veloce anche grazie ai social network. Sono poi sorti interrogativi sui tempi ritenuti troppo lunghi e sul fatto che solo alcuni universitari siano stati chiamati.

La Asl: “Caso riscontrato a fine agosto, il paziente sta bene”

Tutto è nato da un singolo caso riscontrato però, secondo la Asl, negli ultimi giorni di agosto. E che ora sarebbe in buone condizioni. Ma per precauzione e per avviare la profilassi ed i controlli del caso, si è giunti ad avvisare in totale circa 150 persone. Il problema è che per le procedure richieste ciascun studente deve fare riferimento alla propria Asl di appartenenza. Cosa complicata dal momento che in diversi studiano a Roma ma hanno la residenza o sono comunque residenti lontano dalla Capitale. Ad ogni modo tutti loro saranno sottoposti a test di Mantoux.

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