Milano, Alija Hrusic uccise il figlio di due anni: concluse le indagini, prima lo torturò

Si sono concluse oggi le indagini su Alija Hrusic, il 26enne fiorentino che lo scorso maggio ha torturato e poi ucciso il figlioletto di due anni.

Alija Hrusic (Fonte: screenshot)

Alija Hrusic, 25enne fiorentino di origini croate, si trova in carcere dallo scorso maggio, colpevole di aver ucciso il figlio di due anni. Il terrificante episodio è avvenuto il 22 maggio, a Milano, ma le indagini si sono concluse solo oggi. Oltre alle accuse di omicidio, Hrusic è accusato anche di torture: prima di togliere la vita al piccolo lo avrebbe colpito ripetutamente con calci e pugni, e poi avrebbe bruciato il suo corpo con l’estremità di sigarette accese e fiamme vive di accendini. La moglie di Hrusic, indagata, è stata finalmente scagionata: lei e gli altri due figli della coppia risultano essere parte offesa, in quanto maltrattati dall’uomo anche loro. Alika Hrusic era stato fermato al Giambellino, quartiere di Milano, in compagnia delle altre due figlie di 1 e 3 anni.

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Tortura il figlio piccolo prima di ucciderlo, padre 25enne condannato

Le indagini, concluse oggi, hanno ricostruito ciò che è successo quella tragica notte del 22 maggio 2019: il bambino avrebbe disturbato il sonno del padre, che ha deciso di picchiarlo fino a fargli perdere i sensi. Sono raccapriccianti le parole che Alika Hrustic ha pronunciato durante l’interrogatorio: “Quando sono tornato a casa ho provato a dormire, ma non riuscivo perché lui si lamentava continuamente. Allora mi sono alzato e gli ho dato dei pugni, forse anche dei calci. Ho visto che rantolava, non respirava… poi sono uscito, ma non pensavo che stava morendo. Sono uscito in macchina e poi dopo ho chiamato i soccorsi”. Come riferito dal quotidiano Il Giorno, il bimbo era stato torturato dal padre anche la sera prima, quando l’uomo gli aveva bruciato i piedi con un accendino. La madre li aveva fasciati, ma Mehmed non riusciva a dormire per il dolore e di conseguenza piangeva e si lamentava. Così Alija si è alzato e si è scagliato di nuovo contro il piccolo, fermandosi solo quando non respirava più. La chiamata ai soccorsi è stata fatta verso le 5:00 di mattina, ma secondo i soccorritori il bambino era morto da almeno un paio d’ore.

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