Omicidio Luca Sacchi, di chi era la droga: il ruolo centrale della fidanzata

Che non potesse essere un semplice scippo andato male lo si era capito quasi subito. L’omicidio Luca Sacchi presenta più di un punto oscuro: di chi era la droga? Qual è il vero ruolo della fidanzata Anastasia?

Luca Sacchi

Proseguono spedite le indagini in merito all’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer romano ucciso mentre si trovava fuori da un pub insieme alla fidanzata Anastasia. Per l’omicidio sono stati arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. In base alle prime ricostruzioni degli inquirenti i due assassini non volevano commettere un semplice scippo. Sapevano bene che in quello zaino c’erano quei soldi. Infatti dietro a tutta la vicenda, nonostante Anastasia continui a negare, pare ci sia una questione di droga.

I punti oscuri dell’omicidio di Luca Sacchi

Nel decreto di fermo gli investigatori scrivono a proposito dei due arrestati: “Avrebbero dovuto consegnare droga a un gruppo di amici della vittima” ma erano in realtà “intenzionati a rapinare i giovani dei soldi che sapevano essere nello zaino”. Dunque la prima domanda alla quale bisogna trovare risposta è questa: A chi era destinata la droga?. Che ruolo ha avuto davvero la fidanzata Anastasia? E’ vero come riporta il Corriere della Sera che è stata proprio lei a chiamare Valerio Del Grosso, uno dei due assassini perché voleva acquistare marijuana «per lei e alcuni amici che si trovavano nel John Cabot Pub»? Qual è il ruolo di Valerio Rispoli, amico di Del Grosso che sarebbe stato incaricato dallo stesso di «verificare se le persone in zona Tuscolana avessero denaro per acquistare la “merce”?.

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