Il papà di Fabiana, uccisa a 16 anni: “L’ha pugnalata e bruciata viva, esce già di prigione”

Fabiana LuzziIl papà di Fabiana Luzzi, uccisa a 16 anni: “L’ha pugnalata e bruciata viva, esce già di prigione”

Non si dà pace il papà di Fabiana Luzzi, la 16enne di Corigliano Calabro accoltellata per 20 volte e bruciata viva dal fidanzato Davide Morrone, oggi 23enne e all’epoca dei fatti 17enne. L’assassino è stato condannato in via definitiva a 18 anni e sette mesi di reclusione, ma ha già ottenuto diversi permessi premio l’ultimo dei quali proprio pochi giorni fa.

Mario Luzzio, il papà della povera vittima, che si è anche rivolto al Presidente della Repubblica e al Ministro della Giustizia con una lettera molto dura, ha scritto queste parole: “Mai avrei immaginato che potesse accadere una cosa del genere. Non ci volevo credere quando una nostra amica ci ha informati di aver visto l’assassino di Fabiana camminare per le strade di Corigliano Calabro. Sono corso subito dai Carabinieri per avere conferma. Quando l’ho detto a mia moglie Rosa lei è svenuta per il dolore. Anch’io ho avuto un malore. Per entrambi è stato necessario il ricovero in ospedale. Come è possibile una cosa del genere? Chi ha calpestato la nostra dignità dovrà renderne conto. Oggi quella persona continua ad avere licenze premio. Una volta erano i militari a usufruirne, oggi ne beneficiano gli assassini”.

Il dolore di un padre, le parole di Mario Luzzi

Il povero Mario Luzzi aggiunge: “In tv non guardiamo più telefilm polizieschi per paura di vedere coltelli o incendi. E non riusciamo più nemmeno a guardare trasmissioni in cui ci sono ballerini perché ci ricordano Fabiana che aveva preso il diploma di danza, passione che aveva da quando era ancora all’asilo. Ogni tanto la notte mi alzo, vado nella sua stanza rimasta vuota e bacio la sua foto. Al mattino, quando mi alzo, mi viene spontaneo chiamarla per dirle di alzarsi perché deve andare a scuola”.

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La risposta del Ministro della Giustizia

E’ arrivata poi la risposta del Ministro Bonafede che appena ricevuta notizia ha nominato un ispettore per le verifiche del caso: “Come Ministro della Giustizia non entro nel merito della valutazione di ogni singolo caso. Posso dire che quando ricevo una notizia circa una possibile “anomalia” attivo subito l’ispettorato. I cittadini, soprattutto quelli che hanno subito gravi ingiustizie, devono sapere che lo Stato è loro vicino”.

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