Denuncia molestie sessuali, 19enne arsa viva: emesse 16 condanne a morte

Condanne a morte per gli assassini di NusratSono state emesse 16 condanne a morte per il brutale assassinio di Nusrat Jahan Rafi, 19enne arsa viva per aver denunciato le molestie sessuali subite.

I responsabili della morte di Nusrat Jahan Rafi, 19enne uccisa perché si è rifiutata di ritirare la denuncia per molestie sessuali ai danni del preside della scuola, saranno puniti con una condanna a morte. Questa è stata la decisione del Tribunale del Bangladesh che si sta occupando del caso. A riportare la notizia è il sito della ‘BBC‘ sul quale si legge che uno dei condannati è proprio il preside, Siraj Ud Doula, colpevole di essere il mandante dell’omicidio. La condanna esemplare è legata al fatto che l’intero Paese è rimasto scioccato dal brutale omicidio. Dopo la morte della ragazza, infatti, ci sono state violente proteste in tutto il Bangladesh.

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Emesse 16 condanne a morte: il brutale assassinio di Nusrat

La tragica morte di Nusrat è una conseguenza di quanto accaduto lo scorso marzo. La ragazza era stata convocata nell’ufficio del preside della scuola coranica di Feni, in provincia di Dhaka. L’uomo aveva cominciato a molestarla, ma lei si era divincolata e qualche ora dopo aveva denunciato l’accaduto. Il preside è stato arrestato il giorno seguente, ma quando si è diffusa la notizia sono cominciate delle proteste. Gli uomini della città richiedevano il rilascio dell’uomo.

Tornata a scuola per sostenere gli esami finali, la diciannovenne è stata messa in guardia da un’amica. La ragazza aveva sentito che c’erano dei ragazzi che volevano costringerla a ritrattare le accuse. Per tenerla al sicuro, la studentessa l’aveva portata sul tetto della scuola, ma poco dopo 15 ragazzi nascosti da un burqa le hanno raggiunte. Determinati ad ottenere il ritiro della denuncia, l’hanno minacciata di morte. Quando lei ha rifiutato in maniera categorica di sottostare alle minacce, l’hanno bruciata viva.

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