Scopre foto pedopornografiche nel telefono del fidanzato, 21enne si suicida

Scopre foto pedopornograficheUna ragazza di 21 anni si è suicidata in casa dopo aver scoperto nel telefono del fidanzato alcune foto pedopornografiche.

Il mondo di Lydia Roberts è crollato una sera di giugno del 2017: la ragazza è tornata a casa ed ha trovato un telefono appartenente al fidanzato. Curiosa di sapere per quale motivo questo tenesse un secondo telefono, la giovane lo ha acceso ed ha scoperto qualcosa che l’ha sconvolta. Nella memoria dello smartphone c’erano salvate le immagini pornografiche di 31 bambine. L’uomo, Adam Wells, le aveva scaricate da un sito russo e le custodiva nel telefono da chissà quanto tempo.

La scoperta ha mandato su tutte le furie Lydia, la quale ha cominciato a chiedere spiegazioni al fidanzato tramite messaggi. Adam, infatti, era fuori città per questioni di lavoro e quella notte non sarebbe tornato a casa. La discussione, con toni accesi, è andata avanti per tutta la notte, poi d’improvviso Lydia non ha scritto più niente. Solo quando Adam è tornato a casa ha scoperto che la fidanzata aveva deciso di farla finita e si era impiccata.

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Foto pedopornografiche nel telefono, condannato a 12 mesi di servizi sociali

In seguito alla morte di Lydia, la polizia ha scoperto le foto nel telefono dell’uomo che è stato accusato di possesso di materiale pedopornografico. Il giudice, in base alle prove trovate sul dispositivo, lo ha condannato a 12 mesi di servizi sociali e lo ha iscritto nel registro dei criminali sessuali. Concluso il periodo, però, Adam è potuto tornare a svolgere un nuovo lavoro e pare abbia deciso di cambiare nome.

La famiglia di Lydia, però, chiede giustizia. I genitori sono convinti che proprio la scoperta di quelle foto abbia portato la figlia a compiere quel gesto estremo. Dalla cartella clinica della ragazza è risultato che in passato aveva avuto dei disturbi psicologici e che soffriva di depressione acuta, malattia per cui prendeva dei farmaci.

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