Lire da collezione: quanto valgono le monete rare in Italia

Elenco delle Lire da collezione: quanto valgono le monete rare in Italia, dalle meno ‘pregiate’ a quelle più costose, fino alle 200 lire prova.

(Wikicommons, cc-by-sa-3.0)

La lira italiana è stata valuta del nostro Paese dal 1861, anno dell’unità nazionale, fino al 28 febbraio 2002. Dopo un periodo di transizione durato due mesi, infatti, dal primo marzo 2002 entrò in vigore l’Euro, la moneta comunitaria. In questi 17 anni, molto si è discusso di ritorno alla lira e di opposizione alla moneta unica, ma questa è un’altra storia. Quello che oggi sembra davvero molto interessante è capire qual è il valore di alcune monete in lira, ritenute rare.

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Quanto valgono le lire da collezione meno ‘pregiate’

Si ritiene infatti che alcune possano arrivare a valere fino a 4mila euro, ma ovviamente bisogna sapersi districare. Lo spiega bene il sito moneterare.net, su cui si possono trovare diverse informazioni. In generale, sono le monete coniate negli anni Cinquanta, se in buono stato, ad avere un certo valore. Scendendo nel particolare, vi sono monete più ‘remunerative’ di altre. Ad esempio, la lira con il ramo di arancio e frutto da un lato, la donna con la spiga dall’altro, coniata nel 1947, può valere fino a 1.500 euro. Si tratta di un pezzo non pregiatissimo, dunque, ma senza dubbio di valore.

Un po’ di più valgono le 2 lire con la spiga di grano e il contadino intento ad arare sempre del 1947, pagate fino a 1.800 euro. Un anno prima venne realizzata la prima 5 lire, con la donna con la fiaccola su un lato e il grappolo d’uva sul rovescio: il valore è di 1.200 euro circa. Arrivano a valere invece 2mila euro le 5 lire ‘delfino’ del 1955: queste infatti vennero coniate in “appena” 400mila esemplari.

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Lire per collezionisti: quali valgono di più, le 100 e le 200 lire

Si superano i 4mila euro di valore invece per le 10 lire del 1947 con un rametto di olivo e un cavallo alato. Le 20 lire del 1956 con la donna con la corona d’alloro sul dritto e un ramoscello di quercia sul rovescio valgono fino a 3mila euro se vi è incisa la parola ‘prova’. Possono poi valere fino a 2mila euro le 50 lire del 1958 con raffigurato il dio Vulcano nudo che batte il ferro: vennero battute in ‘solo’ 800mila esemplari.

Valgono più di 1.000 euro le prime 100 lire, quelle cioè coniate nel 1955: sono discretamente diffuse ancora oggi e in tanti le hanno conservate. Ma per i collezionisti sono oggetti rari e per questo vengono bene pagate. Diffusissime anche le 200 lire del 1977. Ma attenzione: se c’è la scritta Prova possono valere anche 800 euro.

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