Pezzotto, la denuncia di un ‘rivenditore’: “Sopra di me un boss”

Pezzotto, la denuncia di un ‘rivenditore’ accusato di reati molto gravi: “Sopra di me c’è un boss troppo grande”, sostiene a Le Iene.

(screenshot video)

Non si fermano le denunce che riguardano il ‘pezzotto’, un particolare decoder con cui possiamo vedere tutto spendendo pochissimo. La “scatoletta”, chiamata Box Android, o più genericamente IPTV, permette se collegata alla tv, di vedere tutti i canali del mondo, comprese le pay-tv. Il costo varia tra i 10 e i 15 euro mensili, ma si tratta di dispositivi illegali. Si rischia una denuncia penale e una pena da 1 a 3 anni di reclusione. Polizia Postale e Guardia di Finanza stanno monitorando la situazione per fermare questo fenomeno.

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Il ‘rivenditore’ di pezzotto a Le Iene denuncia

Di recente è stata anche condotta una grossa operazione contro alcuni siti che diffondevano materiale illegale. Ma per un sito che chiude, ne aprono molti altri, segnale che dietro questi meccanismi vi è un vero e proprio circuito criminale. La diffusione del ‘pezzotto’, nel tempo, si è allargata ai social network. Intanto, l’inviato de Le Iene Alessandro Di Sarno non demorde e prosegue nella sua inchiesta riguardante questi meccanismi.

Arriva così a intervistare un ‘rivenditore’, uno di quelli che con questi meccanismi fa affari e che arriva a dire nell’intervista qualcosa di eclatante, ma che era in qualche modo immaginabile: “C’è un boss troppo grande che sta sopra di me”. Le sue parole sono chiare: “E’ un gruppo troppo gigantesco. Sono flussi che arrivano dall’Europa e anche fuori”. Insomma, il giro d’affari è enorme e a farne le spese potrebbe essere chi con questi metodi cerca di ‘arrangiarsi’, mentre i grossi sodalizi criminali – con ramificazioni estese – rischiano di restare impuniti.

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