Spesso i politici promettono di togliere le accise sulla benzina, ma puntualmente questo non avviene: cosa sono e perché non vengono eliminate.
Il costo della benzina in Italia è significativamente più altro rispetto a molti Paesi occidentali. Un costo che non corrisponde all’aumento di quello del gregge (non solamente), ma che è innalzato dalla presenza delle famigerate accise. Sfruttando l’interesse mediatico per il confronto tra Matteo Salvini e Matteo Renzi a ‘Porta a Porta’, le iene hanno voluto confrontare l’opinione dei due politici su questo argomento.
In un servizio di Fabio Agnello, viene ricordato come nel 2014 Renzi promise di eliminarle e che lo stesso ha fatto Salvini in sede di campagna elettorale nel 2017. Per un motivo o per un altro nessuno dei due ha mantenuto la promessa ed il costo della benzina in Italia è rimasto quello di prima. Oggi, come negli anni precedenti, il costo del carburante è per il 60% dovuto alle tasse ad esso collegate.
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Accise sulla benzina, cosa sono
Ma cosa sono le accise e per quale motivo andrebbero eliminate? Le accise sono delle tasse legate ad un’emergenza. I governi, infatti, le introducono per fare fronte alle spese legate al finanziamento di una guerra o di aiuti umanitari. Se ne deduce che una volta coperte le spese per la guerra o per la ricostruzione di un centro abitato tali tasse dovrebbero essere tolte. Eppure non è così, visto che ci sono accise che risalgono a 60 o addirittura 90 anni fa.
Sul prezzo attuale della benzina gravano ad esempio le accise per la guerra in Etiopia del 1935, per la crisi di Suez del 1956 e per l’alluvione di Firenze del 1966. Come potrete evincere tali finanziamenti non sono assolutamente necessari, ma allora perché continuare a richiederli? La spiegazione non è mai stata data da nessun politico, ed anzi alcuni di questi sono convinti della necessità di toglierli. Ma allora perché non si passa dalle parole ai fatti?
Fabio Scapellato