Elena Santarelli in terapia dopo il tumore del figlio: “Ho avuto un crollo”

Elena Santarelli rivela di essere entrata in terapia per elaborare un grande dolore vissuto in prima persona: ecco le sue parole.

Una corda tirata troppo a lungo prima o poi si spezza. E’ quanto successo, per dirla senza tanti giri di parole, anche ad Elena Santarelli. In un’interessante intervista sull’ultimo numero del settimanale F, la nota showgirl è tornata a parlare del tumore del figlio. Un evento tragico che stravolto la vita della sua famiglia e che, sebbene la malattia sia stata sconfitta, fa sentire tutto il suo peso di dolore, preoccupazione a angoscia.

Elena Santarelli, pur essendosi sempre mostrata agli altri come una “Wonder Woman”, ammette di avere ferite ancora profonde da rimarginare. E proprio per elaborare il grande trauma che ha scombussolato la sua esistenza ha sentito il bisogno di entrare in terapia: “Non mi vergogno a dirlo… Ho avuto un crollo e quindi sto seguendo una terapia psicologica… Si chiama ‘Emdr’ e si basa sul movimento degli occhi tra la psicoterapeuta e il paziente per elaborare il dolore…”. Una terapia che, racconta la Santarelli, ha molto aiutato anche suo figlio.

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La confessione a cuore aperto di Elena Santarelli

La vita di Elena Santarelli sta pian piano tornando alla normalità, ma è ancora presto per voltare definitivamente pagina e iniziare a scrivere un nuovo capitolo (e gli attacchi degli haters non sono certo di aiuto..). A chi le chiede se desideri allargare la sua famiglia, la showgirl risponde senza esitazioni di no, spiegando le sue ragioni: “Al momento sarebbe veramente rischioso per me, devo prima riprendermi, recuperare me stessa…”. Insomma, di un altro figlio, almeno per il momento, non si parla.

Elena Santarelli si è inoltre soffermata su un retroscena che ha scritto nero su bianco solo nel suo libro Una mamma lo sa: solo nove giorni dopo la terribile diagnosi della malattia di suo figlio, si è sottoposta a una biopsia perché il medico aveva trovato del tessuto sull’anca: “Mi fecero una biopsia per capire se si trattava di una massa benigna o maligna…Se avessi dovuto fare il percorso di Giacomo non avrei avuto la sua forza e il suo coraggio…”. Fortunatamente, nei successivi accertamenti non è stato riscontrato nulla di grave.

EDS

 

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