Radio Maria crea la carta d’identità di Gesù: bufera sul web

Lo scorso 8 ottobre sulla pagina Facebook di Radio Maria è comparsa un’inaspettata “carta d’identità” di Gesù. Ma molti fedeli (e non solo) non hanno gradito.    

Quella che doveva essere una simpatica provocazione si è rivelata un vero e proprio boomerang. Lo scorso 8 ottobre Radio Maria ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la “carta d’identità” di Gesù e sui social è subito scoppiata una bufera. Nel “documento” si legge che la data di nascita è (ovviamente) il 25 dicembre, e il luogo Betlemme. La statura è “alta” e i capelli “divini”. Quanto alla cittadinanza, è in “cielo, terra e ogni luogo”, mentre la residenza nel “regno dei cieli e in via del Paradiso”.

E ancora: stato civile “Figlio di Maria”, professione “Fratello del mondo”. Non mancano neppure i segni particolari: “È salvezza per tutti, è pane per la nostra fame, vino per la nostra festa”. Né poteva mancare l’impronta, che in questo caso è la Sacra Sindone. E la firma del sindaco? Ci ha pensato San Pietro!

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Le polemiche per la “trovata” di Radio Maria

Il singolarissimo post di Radio maria è stato condiviso su Facebook senza alcuna didascalia di presentazione e ha già ricevuto più di 6.500 reazioni (ma il contatore continua a correre), scatenando anche forti polemiche sui social. Non si tratta propriamente di un’iniziativa irriverente, ma la si può senz’altro definire singolare, visto che l’emittente radiofonica ha nei palinsesti il rosario in diretta, il vademecum della buona confessione e i buongiorni mariani. Insomma, se l’intento era probabilmente devozionale, l’esito ha fatto molto discutere. Su Twitter, per dire, l’hashtag #RadioMaria è finito tra i trend del giorno.

Ed è tuttora acceso il dibattito tra chi vede nella carta d’identità di Gesù solo una trovata originale e chi la considera un’idea blasfema o semplicemente di dubbio gusto e ricorda che c’è un limite “estetico”  e di buon senso che non andrebbe superato. “Vi rendete conto che state ridicolizzando la figura di Gesù Cristo? Temo di no”, ha domandato uno dei tanti utenti risentiti. Intanto l’effetto pubblicitario è assicurato…

EDS

 

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