Famiglia uccisa, le sue lettere dal carcere sono atroci: “Mi ha guardato mentre moriva”

famiglia uccisa
Una intera famiglia uccisa, è stato il papà: le sue confessioni dal carcere sono agghiaccianti – FOTO: facebook

Un uomo ha ucciso la moglie incinta e le loro due bambine. Della sua famiglia uccisa ne ha poi parlato in delle lettere scritte dalla sua cella.

La famiglia uccisa, i tentativi di nascondere le prove della sua colpevolezza e poi l’assoluta mancanza di rimorso. Chris Watts sterminò la moglie e le loro due figliolette in maniera atroce nell’agosto del 2018 a Frederick, in Colorado. E nascose poi i corpi di tutte loro. Una volta scoperto, è stato arrestato e condannato all’ergastolo, dove ha cominciato a mostrare dei comportamenti deliranti. Ad esempio ogni notte legge delle favole alle sue bambine morte. Adesso il 34enne pluriomicida ha scritto un lettera dai contenuti davvero inquietanti, e lo ha fatto dal chiuso della cella in cui rimarrà per il resto dei suoi giorni. Qui Watts confessa di avere compiuto questa orribile tragedia. “Ho ammazzato io Bella, Celeste e Shanann”. Le prime due sono le bambine, di rispettivamente 4 e 3 anni. L’ultima è la moglie, che era anche incinta.

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Famiglia uccisa, Chris Watts descrive tutto in delle lettere

L’uomo ha svelato di avere drogato la moglie nel tentativo di farla abortire perché non voleva avere un altro figlio. E per motivazioni di natura economica, sembra. Poi però ha scelto una soluzione decisamente più drastica, ammazzandola. Si è scoperto anche che aveva una amante, una certa Nichol Kessinger, con la quale avrebbe voluto ricominciare una nuova vita. Anche per questo non ha risparmiato le piccole Bella e Celeste. Inizialmente aveva tentato di soffocarle con un cuscino, poi le ha portate in pieno deserto soffocandole con una coperta. E lì ha nascosto tutti i corpi. Ci sono più lettere, che Chris Watts ha indirizzato a Cheryln Cadle, una sconosciuta con la quale iniziò una corrispondenza dal carcere.

Parole agghiaccianti nelle sue missive

In una si legge: “Mattina del 13 agosto 2018. Sono andato nella stanza di Bella, poi nella stanza di Cece e ho usato un cuscino dal loro letto per ucciderle. Dopo sono tornato a letto da Shanann e le nostre discussioni sono proseguite”. Confessioni che l’uomo non è riuscito a fare, o non ha voluto fare, alla polizia ed all’FBI quando è stato sottoposto ad interrogatorio. Watts ha anche scritto di avere premeditato l’omicidio delle figlie il giorno prima di compiere tutto quanto. “Il 12 agosto, quando ho finito di mettere le ragazze a letto, mi sono allontanato e ho detto a me stesso che era l’ultima volta che lo avrei fatto”. Ha scritto anche che il viso di sua moglie si era oscurato di strisce di mascara mentre le diceva che non la amava più, prima di strangolarla a morte. E lei non era in grado di reagire, sembrava come assonnata mentre lo guardava e nel frattempo moriva, senza respiro.

La corrispondenza è finita in un libro

Poi ha portato le figlie presso un giacimento petrolifero dove ha soffocato anche le due figlie. Lì ha nascosto quindi i loro cadaveri. “Di tutte e tre, Bella è stata l’unica che ha provato a reagire. Sentirò la sua dolce vocina per il resto della mia vita mentre mi dice: ‘Papà, NO!!!’. Sapeva cosa le stavo facendo. Forse non aveva capito la morte, ma sapeva che la stavo uccidendo”. Il padre pluriomicida ha dato il proprio assenso affinché la sua corrispondente pubblicasse queste lettere in cui si parla della famiglia uccisa. Ma a condizione che la donna parlasse anche del percorso di risveglio religioso che ha intrapreso in carcere. Il libro si chiama ‘Letters From Christopher: The Tragic Confessions of the Watts Family Murders’.

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