Nadia Toffa, don Patriciello rivela: “Non ha mai pensato all’eutanasia”

Nadia Toffa eutanasia
Don Patriciello parla di Nadia Toffa: “Mai pensato alla eutanasia” – FOTO: screenshot

Eutanasia per Nadia Toffa? Don Patriciello, il parroco che ha celebrato i suoi funerali, dice di no. “Mi ha sempre parlato con grande dignità”.

Don Maurizio Patriciello, il parroco che ha celebrato i funerali di Nadia Toffa, ha parlato della giornalista scomparsa a metà agosto. Come noto, la famosa ‘iena’ aveva solo 40 anni quando è stata stroncata da un inesorabile tumore cerebrale. A margine della sentenza della corte Costituzionale sul fine vita, il religioso originario del napoletano e diventato il prete che combatte contro gli illeciti della camorra nella Terra dei Fuochi ha elogiato la povera Nadia. “Ha sofferto le pene dell’inferno, ma mai ha pensato di arrendersi e di chiedere l’eutanasia”. Parole che sono state riportate dal quotidiano ‘Il Messaggero’ e che anticipano l’intervista di don Patriciello riportata da ‘Famiglia Cristiana’ a partire da giovedì.

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Nadia Toffa, don Patriciello: “Non ha mai pensato al suicidio”

“Nadia Toffa è stata davvero una persona speciale. Si è dimostrata molto più forte delle sofferenze fisiche e morali subite a causa della sua terribile malattia. Non ha mai perso la speranza. Ed è giusto ribadirlo in tempi in cui si parla di suicidio assistito. Una cosa che era del tutto estranea a lei. Il Signore le è stato vicino e la Toffa ha sempre avuto consapevolezza che la vita è sacra”. Il religioso fa capire che mai Nadia Toffa ha pensato al suicidio. “Lei ha affrontato il cancro a viso aperto, ha utilizzato questa parola senza paura in televisione. E sappiamo bene quanto tale malattia condizioni la società di oggi. Lei ha sempre voluto incoraggiare gli altri malati come lei, che vivono anche disagio e vergogna per gli stereotipi della vita in cui ci troviamo. Solo quando non ha più avuto le forze ha taciuto. Per il resto ha sempre impedito che i malati come lei venissero emarginati. Mai si è lamentata nemmeno nei messaggi che ci siamo scambiati in privato”.

“Mai perdere la speranza: io sono guarito dalla leucemia”

Il prete poi continua: “Posso capire che la sofferenza ad un certo punto travalica il desiderio di vivere, magari in un momento di sconforto. Ma una legge che legittima tutto questo non posso accettarlo. Anche nei casi disperati può essere possibile una soluzione positiva. Dico questo per esperienza personale. Dieci anni fa ero certo che sarei morto a causa della leucemia. La malattia però regredì senza spiegazione. Oggi sto bene e devo ringraziare i medici e Dio. Non bisogna mai smarrire la speranza, occorre sempre lottare contro il male. Questo è il messaggio che la grande Nadia ci ha voluto lasciare”.

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