Sono vivi, ma portano fiori sulle loro tombe: ecco perché

Ha destato una certa curiosità mediatica la scelta di una coppia di coniugi di Valchiusella, in Piemonte: “Nessuno porterà fiori sulle nostre tombe quando moriremo”. 

Simonetta e Franco Pinto, rispettivamente di anni 70 e 73, sono ancora in vita. E a giudicare dal loro aspetto godono anche di ottima salute. Ma stanno già pensando (e provvedendo) a quando non ci saranno più. Proprio per questo, almeno una volta alla settimana, fanno visita alle proprie tombe – sì, avete letto bene, e vi depongono dei fiori.

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Vivi e vegeti, ma con le tombe già pronte

Ha destato una certa curiosità mediatica la scelta dei due coniugi pensionati che hanno condiviso per mezzo secolo la casa e anche il posto di lavoro (a Torino, nel magazzino per la vendita di componenti elettronici che gestivano) e da qualche anno si sono trasferiti nel Canavese, nel neonato comune di Valchiusella, in Piemonte. Perché portano fori sulle loro tombe da vivi? “Nessuno lo farà quando moriremo”, spiegano.

Non avendo figli, ed essendo appunto nuovi del posto, i due temono che, una volta passati a miglior vita, nessuno baderà alle loro lapidi (dove per ora, va da sé, è incisa solo la data di nascita). Da qui, la decisione di provvedere per tempo e portarvi dei fiori (rigorosamente coltivati nel loro giardino), con la speranza che nel frattempo, magari, qualcuno si affezioni a loro e in futuro ne conservi la memoria. Prevenire, recita il vecchio adagio, è meglio che curare….

EDS

 

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