Chi è Lucia Panigalli: età e vita privata della donna vittima di violenze


Chi è Lucia Panigalli: età e vita privata della donna vittima di violenze. Scampata ad un tentato femminicidio, oggi la donna vive nel terrore di essere nuovamente aggredita.

Sopravvissuta ad un tentato omicidio, Lucia Panigalli oggi vive sotto scorta, nel terrore di essere nuovamente aggredita dal suo ex compagno. La donna ha raccontato la propria storia a Bruno Vespa nel suo programma Porta a porta, su Rai 1.

Lucia Panigalli: chi è la donna vittima di violenze

Era il maggio del 2010 quando Lucia Panigalli, oggi 63 enne, riuscì a salvarsi da un tentativo di omicidio da parte dell’uomo con il quale aveva avuto una relazione, nei 18 mesi precedenti. E’ stato quel giorno, a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, che la donna venne aggredita dall’uomo a volto coperto che la prese a calci e pugni e tentò di accoltellarla.

Per il tentato femminicidio il giudice condannò Mauro Fabbri a 8 anni e mezzo di carcere. Pena successivamente ridotta per buona condotta dell’uomo, il quale in carcere riuscì a commissionare l’omicidio della donna ad un sicario bulgaro, che lo denunciò. A Fabbri non venne comminata a questo punto una ulteriore pena, poiché le intenzioni, per le norme vigenti nell’ordinamento italiano, ovvero l’art. 115 del Codice Penale, non sono perseguibili. Per questo motivo ora Fabbri è libero e Lucia Panigalli vive sotto scorta nel costante terrore di vivere una nuova aggressione.

Lucia oggi vorrebbe dedicare la propria vita alle sue nipotine che accompagna a scuola e a fare sport, eppure la paura con la quale deve convivere ogni giorno è tanta. Oggi Lucia è una pensionata, mentre precedentemente lavorava in una azienda tessile. Con il supporto del sindaco di Vigarano Mainarda, Barbara Paron, e con la collaborazione della senatrice Paola Boldrini, la donna ha presentato una proposta per la modifica della legge.

Lucia Panigalli e le polemiche per l’intervista di Bruno Vespa a Porta a Porta

Lucia Panigalli è stata recentemente ospite di Porta a Porta, intervistata da Bruno Vespa. L’intervista in questione ha suscitato non poche polemiche, dal momento che la donna ha ripercorso le tappe della sua storia di dolore e paura e sono stati in molti i telespettatori, gli utenti in rete e le associazioni femministe che hanno additato le parole e i commenti del giornalista come poco adeguati, arrivando anche a considerarli “intollerabili” e “offensivi”. “È fortunata, perché è sopravvissuta, tante donne vengono uccise”, ha dichiarato Vespa. Il giornalista ha continuato ancora: “Se avesse voluto ucciderla l’avrebbe uccisa”. Vespa, dal canto suo, ha additato tali commenti come calunnie. Ribadendo il ruolo di Porta a Porte che nel tempo ha voluto essere sempre portavoce della tutela fisica e morale delle donne vittime di violenze.

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