Bimba di 10 anni in coma: è stata attaccata da una ameba mangia cervello

Bimba AmebaUna bambina di soli 10 anni lotta per la sua vita dopo essere stata attaccata da un ameba mangia cervello mentre nuotava nel fiume dietro casa.

Emerge un altro caso di infezione parassitaria da Naegleria fowleri negli Stati Uniti. Lo scorso luglio un uomo è morto a causa dell’attacco dell’ameba mangia cervello dopo aver fatto un bagno nel lago. A distanza di due mesi dall’accaduto ad essere stata infettata dal pericoloso parassita è una bambina di soli 10 anni. Secondo quanto emerso dalla cronaca locale, la piccola, Lily Avant, era solita nuotare nel fiume che si trova dietro la sua casa in Texas. La settimana scorsa, dopo la nuotata, la bambina ha accusato un forte mal di testa e febbre.

Inizialmente si pensava che potesse essersi raffreddata, così i genitori l’hanno curata in casa. Ma dopo qualche giorno si è svegliata senza la capacità di rispondere alle stimolazioni. Nel panico, i genitori l’hanno portata immediatamente in ospedale, dove prima le hanno diagnosticato una meningite e successivamente hanno capito che la causa del malessere era l’attacco del parassita.

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Ameba mangia cervello: bimba lotta tra la vita e la morte

A quanto pare l’attacco di una Naegleria Fowleri genera gli stessi sintomi di un’infezione batterica come la meningite. Il parassita entra generalmente dal naso e si fa strada verso il cervello, dove comincia a distruggere i neuroni. Se non presa in tempo, l’ameba mangia cervello distrugge le connessioni neuronali e porta il soggetto prima in uno stato di paralisi e successivamente alla morte.

Intervistato dai media locali, il padre della piccola ha dichiarato: “Speriamo di averla presa in tempo. Lei è una lottatrice. E’ la persona più forte che io conosca”. I medici hanno fatto il possibile per stabilizzarla e contrastare l’attacco parassitario, adesso non resta che attendere che il suo corpo reagisca e che la piccola si riprenda: “Stiamo solo attendendo che intervenga Dio e faccia il miracolo. Lei è in condizioni stabili ed è ancora in coma. Abbiamo bisogno solamente di un sacco di preghiere”.

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