Toscana, superbatterio New Delhi: 31 casi di decesso sospetti

Superbatterio New DelhiSi innalza l’attenzione sui casi di contagio del superbatterio New Delhi, sono infatti 31 i casi di morti sospette in cui le vittime lo avevano contratto.

I numeri di pazienti ricoverati negli ospedali toscani che sono stati infettati dal superbatterio New Delhi è aumentato in quest’ultimo anno. A riferire i dati statistici sul contagio è stata l’Agenzia Regionale della Sanità. Proprio dalla Ars fanno sapere che presto il tradizionale screening verrà sostituito da un test molecolare che permetterà risultati più rapidi. Al momento non ci sono prove che la contrazione del batterio abbia causato dei decessi, ma l’eventualità che abbia accelerato il decorso delle malattie non è escludibile.

Secondo i dati in possesso dell’azienda sanitaria, infatti, tra il 2018 ed il 2019 sono stati 75 i casi di pazienti con patologie gravi ad essere stati infettati. Di questi 75, 31 sono i casi di decesso. Come spiegato sopra non è possibile stabilire un rapporto di causa-effetto, ma sarà utile isolare il batterio più celermente per comprenderne gli effetti.

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Superbatterio New Delhi, 708 casi di contagio

I casi di contagio isolati al 31 agosto 2019 tra i pazienti ricoverati negli ospedali toscani sono addirittura 708. Per questi l’azienda sanitaria ha previsto che vengano applicate misure igieniche di contenimento. In questo modo si spera che il contagio non si diffonda ulteriormente. Il batterio, infatti, si potrebbe diffondere con rapidità negli ospedali a causa dei sistemi immunitari debilitati dei pazienti.

L’Assessore alla Salute Stefania Saccardi ha fatto sapere a ‘Tgcom 24‘ che sono state date disposizioni di monitoraggio costante sui casi. Inoltre sono state emanate tutte le raccomandazioni e le indicazioni utili a riconoscere il contagio ed evitarne la diffusione. Infine conferma: “Non è possibile individuare un nesso immediato tra decesso e presenza del batterio”.

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