Omicidio Mario Biondo, la madre rivela: “A fine mese conosceremo la verità”

Omicidio Mario BiondoEntro la fine di settembre verranno condivisi i risultati della terza autopsia sul corpo di Mario Biondo. I genitori del cameraman morto misteriosamente nel 2013 sono sicuri che da questo esame emergerà la verità.

A distanza di 6 anni dalla morte del cameraman palermitano Mario Biondo sono ancora molti i dubbi. In un primo momento il suo improvviso decesso era stato archiviato come un suicidio. L’uomo, infatti, era stato trovato impiccato nella sua casa di Madrid. Presto, però, sono emersi dei dubbi su questa ipotesi, i genitori inoltre non hanno mai creduto che il figlio fosse capace di un simile gesto.

Del caso si sono occupate le Iene che hanno aiutato nel corso degli anni i genitori a fare luce su quanto successo. Questi, infatti, hanno assoldato un detective privato per scoprire cosa fosse successo e presto sono stati trovati indizi che divergevano dall’ipotesi dell’omicidio. Pare che Mario avesse scoperto qualcosa di inquietante sulla moglie e che questa possa essere coinvolta nella sua morte. Inoltre si ritiene che siano state fatte delle pressioni per pilotare l’autopsia.

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Omicidio Mario Biondo: “Presto emergerà la verità”

Con indizi che inducono a pensare ad un omicidio, i genitori di Mario Biondo hanno fatto ricorso ed ottenuto la riapertura del caso. In questi giorni è stata anche riesumata la salma per permettere un esame specifico che possa confermare le prove indiziarie trovate dalla famiglia del cameraman. In una recente intervista la madre della vittima, Santina D’Alessandro ha spiegato che in gennaio hanno scoperto qualcosa di gravissimo.

Di cosa si tratta? Al momento non è possibile dare questa informazione: “Purtroppo non possiamo ancora dire nulla su ciò che abbiamo scoperto all’inizio dell’anno, ma si tratta di un fatto gravissimo che ha confermato i nostri dubbi. Non ci resta che aspettare le relazioni ufficiali”, spiega la donna. L’attesa, però, dovrebbe essere breve visto che: “Aspettiamo da un giorno all’altro i risultati ufficiali dell’autopsia, la scoperta che abbiamo fatto a gennaio ha fermato per diversi mesi il lavoro dei medici legali, ma mio figlio presto avrà giustizia”.

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