Elisa Pomarelli, chi era la vittima dell’omicidio di Piacenza: storia di una morte annunciata

Conosciamo meglio Elisa Pomarelli, la povera ragazza uccisa dal brutale Massimo Sebastiani. Ecco il racconto della sua storia

Elisa Pomarelli
Screenshot video Youtube

Una tragedia incredibile quella che è avvenuta nei giorni scorsi a Piacenza con l’omicidio di Massimo Sebastiani nei confronti di Elisa Pomarelli. La ragazza è stata uccisa nel pollaio in località Campogrande di Carpaneto tra le 14.11 e le 14.21 di domenica 25 agosto. Una vicenda spaventosa con gli stessi familiari della povera ragazza che hanno voluto precisare: “La nostra Elisa non spillava soldi a Sebastiani”, le dichiarazioni dei genitori della ragazza. Poi i due hanno aggiunto: “Non è vero nulla di ciò che qualcuno vicino a lui ha detto a una tv, nostra figlia era una persona autonoma economicamente”. Elisa e Massimo erano  amici con lo stesso uomo, operaio di 45 anni, che nutriva un sentimento più grande della semplice amicizia. Secondo le ultime ricostruzioni della vicenda Elisa avrebbe rivelato di essere omosessuale e, quindi, di non essere attratta dagli uomini. La 28enne , però, era diventata  un’ossessione per lui fino al punto di arrivare ad ucciderla. Inoltre, l’uomo si sarebbe steso accanto a lei tenendola stretta dopo l’omicidio.

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Elisa Pomarelli, chi era la vittima dell’omicidio di Piacenza

Nessuno aveva sospettato mai di nulla, nemmeno le sorelle della vittima che pensavano di trovarsi di fronte un uomo tranquillo. All’inizio i genitori credevano fosse soltanto un sequestro con Massimo che la teneva segregata in casa da dodici giorni. Nelle prossime ore ci sarà l’autopsia sul corpo di Elisa per capire le modalità dell’assassinio. La consulente di parte della difesa Roberta Bruzzone ha spiegato ai microfoni de “La Vita Diretta” ciò che sarebbe potuto succedere: “Il primo sopralluogo è risultato fondamentale per comprendere lo scenario complessivo della storia. Erano tre anni che si frequentavano in maniera molto assidua e ci tengo a dire una cosa: l’omosessualità di questa ragazza non ha nulla a che fare con questo delitto. Sebastiani era ben a conoscenza della sua omosessualità, lui coltivava questa amicizia. La pm parla di ossessione affettiva e di crescente malessere di Sebastiani a perdere Elisa nella sua vita, come persona di riferimento affettivo. Deve essere successo qualcosa nel pollaio, è accaduto qualcosa di estemporaneo che ha fatto scattare una rabbia furibonda nel Sebastiani”.

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