Famiglia Cristiana “esulta”: “Salvini usava i poveri per il suo consenso”

Famiglia Cristiana “esulta” in un’editoriale a firma Francesco Anfossi: “Salvini usava i poveri per il suo consenso, come Licurgo e Goebbels”.

Salvini scende in piazza
(Getty Images)

Secondo quanto scrive ‘Famiglia Cristiana’ in un editoriale, sarebbe un bene per Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, l’uscita di scena “di Salvini, della Lega e della sua Bestia, che nella precedente formazione, attraverso la leva del ministro dell’Interno, levava e rosicchiava consensi ai Cinquestelle, forza politica di cui è espressione” proprio il premier riconfermato che ha appena composto la squadra bis, nata dall’alleanza con Pd e Liberi e Uguali.

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Il duro editoriale di Famiglia Cristiana su Salvini

Per Famiglia Cristiana, dunque, bocciato Salvini e promosso Conte, per aver dimostrato un’abilità “quasi andreottiana”. Quindi il plauso ad alcune scelte, una in particolare: “Luciana Lamorgese prefetto riporterà il Viminale ai suoi compiti, che sono quelli di garantire ordine e sicurezza laddove ce n’è veramente bisogno, senza utilizzarlo come strumento di propaganda elettorale a colpi di tweet e post in vista delle prossime elezioni, e senza invelenire il Paese con l’odio verso migranti, rom e altri poveri disgraziati utili solo per gonfiare la pancia del Paese e a costituire da ‘nemico’ per alimentare la macchina del consenso (un grande classico di tutti gli aspiranti tiranni e dittatori o al servizio di dittatori, da Licurgo a Goebbels)”.

L’editoriale, firmato da Francesco Anfossi, parla di una sfida “difficile e complessa”, poi osserva: “Lavoro, ripresa economica, famiglia: il nuovo esecutivo e’ chiamato ad affrontare sfide difficilissime. Se ne rendono davvero conto il premier e i nuovi membri dell’esecutivo? La strada è tutta in salita. Il Conte bis nasce certamente all’insegna della discontinuità rispetto al precedente governo, sebbene uno dei due motori e il pilota siano rimasti gli stessi. Il premier guida un esecutivo non piu’ basato su un contratto ma su un’alleanza”.

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