Icardi, striscione di minacce davanti a casa: “Ora basta…” – FOTO

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Striscione di minacce per Mauro Icardi dai tifosi organizzati – FOTO: screenshot

Mauro Icardi oggetto di un duro gesto di contestazione da parte dei tifosi dell’Inter: spunta uno striscione dal contenuto censurabile.

La situazione relativa a Mauro Icardi prende una brutta piega anche con i tifosi dell’Inter. Dopo le note frizioni con il club nerazzurro, l’attaccante argentino da tempo escluso dal progetto ha scelto di andare al muro contro muro contro la società gestita dal gruppo cinese Suning. Qualche giorno fa Icardi ha chiesto un risarcimento danni di 1,5 milioni di euro ed il reintegro in rosa, informando l’Inter attraverso una lettera. La volontà della società è invece quella di liberarsene, anche in prestito. In tal senso sarebbero stati allacciati i rapporti con il Monaco, e lunedì 2 settembre sarà la giornata decisiva, in quanto ci sarà la chiusura del calciomercato estivo. Intanto il calciatore è stato fatto oggetto di intimidazioni da parte degli ultras organizzati nerazzurri, con i quali il rapporto si è incrinato già da molto tempo. “Icardi ora basta, Milano è piccola” si legge su uno striscione senza firma lasciato sotto la casa del giocatore nel quartiere San Siro.

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Icardi, parla Marotta: “Se dovesse restare saremo ancora più espliciti”

E questa è una vera e propria minaccia nei confronti dell’ex capitano interista, inviso ai supporter anche non della curva al pari della sua moglie ed agente, Wanda Nara. In particolare le lettere ‘o’ sono state disegnate come se fossero dei bersagli. Un atto questo decisamente da condannare e stigmatizzare ma che la dice lunga su come sia diventata pesante questa situazione. E Beppe Marotta, ad nerazzurro, intervistato a margine di Cagliari-Inter, ha dichiarato: “Se il calciatore dovesse restare saremo ancora più espliciti. Siamo sempre stati chiari e siamo sereni. Non è un problema da risolvere, anzi: dal mio punto di vista è una questione pure ordinaria. Ed il club si comporterà con la massima trasparenza, come sempre del resto”. Ma fin qui l’argentino ha sempre puntato i piedi ed una soluzione diplomatica appare impossibile.
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