Sparatoria al termine di una partita, 10 feriti in un liceo dell’Alabama

Sparatoria
(Getty Images)

Ancora una sparatoria all’interno di un campus liceale negli Stati Uniti: secondo le prime informazioni sarebbero almeno 10 i feriti.

Non accenna a decrescere l’ondata di violenza che ha colpito negli ultimi mesi i licei degli Stati Uniti d’America: il mese scorso ci sono state due sparatorie a distanza di poche ore, quella con il bilancio più grave in California. Ieri sera si è verificata una sparatoria nei pressi di un campo da football al termine di un incontro tra le rappresentative di due licei. Al momento non è chiaro chi abbia sparato e quali siano i dettagli dell’accaduto ma è facile intuire come una delle cause sia sicuramente il facile accesso alle armi che hanno i cittadini statunitensi.

L’episodio di violenza si è verificato in Alabama, al Ladd-Peebles Stadium di Mobile, immediatamente dopo la fine dell’incontro di football tra i licei di Leflore e Williamson. Secondo quanto riferito dalla polizia locale sarebbero almeno 10 i feriti, quasi tutti di età compresa tra i 15 ed i 18 anni. Al momento pare che non ci siano stati morti, ma non è escluso che nelle prossime ore uno dei feriti possa subire delle complicazioni (5 dei feriti sono in condizioni critiche). Non chiara al momento la dinamica dell’accaduto, si pensa che possa essere scoppiata una rissa sugli spalti prima della sparatoria. La polizia locale ha preso in custodia due persone.

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Sparatoria al termine della partita di football: la colpa è dei videogiochi o delle armi?

In occasione delle sparatorie del mese scorso, così come successo a maggio quando un’altra strage era stata compiuta in un Università, il Presidente degli Usa Donald Trump ha scaricato la colpa di quanto accaduto sui contenuti violenti, in particolare sui videogiochi. Secondo il numero uno della Casa Bianca i videogiochi desensibilizzerebbero i giovani, rendendoli più propensi ad imbracciare un’arma e fare fuoco.

La posizione di Trump è stata duramente contestata sia dagli avversari politici che dai produttori di intrattenimento elettronico, i quali hanno pubblicato dei grafici che mostrano come i videogiochi non hanno una correlazione diretta con le sparatorie nella vita reale. Tra i Paesi in cui videogiochi sono maggiormente usufruiti (Cina, Corea, Uk, Germania, Francia e Italia) solo negli Stati Uniti si verificano simili tragedie con frequenza costante. Risulta evidente quindi che la principale differenza tra questi Paesi sia l’accesso facilitato alle armi da fuoco, un problema che negli Usa sta diventando ingestibile.

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