Stromboli erutta di nuovo durante la notte, situazione sotto controllo

Stromboli, nuova esplosioneLo Stromboli si è risvegliato e continua ad incutere timore in chi abita l’isola e nei 3000 turisti presenti al momento. Gli studiosi però rassicurano tutti spiegando che per il momento la situazione è sotto controllo.

Un boato, poi una coltre di fumo, cenere, lapilli ed altro materiale piroclastico si è innalzata nel cielo che sovrasta l’isola vulcanica di Stromboli. Nel contempo una marea di lava è scesa lungo la sciara del fuoco e si deposita placidamente in mare. La continua attività parossistica (le esplosioni) di questo periodo, comincia a destare qualche preoccupazione anche a chi è abituato a convivere con l’attività vulcanica dello Stromboli. Solo qualche ora prima, intorno a mezzogiorno di mercoledì, un’altra esplosione aveva terrorizzato turisti ed abitanti che scappando dall’isola erano stati inseguiti da una coltre di materiale piroclastico.

L’attività vulcanica è stata registrata ed esaminata dalla sala dell’ INGV di Catania che ha registrato due esplosioni: la prima alle 22:43, la seconda alle 23:29. I due fenomeni sono stati di intensità minore rispetto a quello delle 12 di mercoledì e, assicurano gli esperti, non hanno causato danni e la situazione è sotto controllo. Contestualmente alle esplosioni pare che sia aumentata l’attività sismica.

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Attività eruttiva dello Stromboli, pericolo tsunami

Sebbene le esplosioni di ieri sera non abbiano causato danni o fenomeni sismici preoccupanti, l’incremento dell’attività eruttiva desta comunque qualche preoccupazione agli studiosi dell’INGV. L’attività parossistica, infatti, può essere pericolosa per chi si trova nelle vicinanze del vulcano al momento dell’esplosione (come dimostra la morte del turista a luglio), ma può anche generare un’onda anomala che causerebbe molti più danni e vittime, specie in questo periodo di intensa presenza turistica.

In seguito all’esplosione di mercoledì, infatti, il materiale piroclastico che si è depositato in mare ha generato un’onda di 20 cm, ma un’esplosione di maggiore entità potrebbe portare al depositarsi di un maggior quantitativo di materiale e di conseguenza ad un’innalzamento anomalo più dannoso.

Sciarretta Massimiliano

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