Oceano Pacifico, massa nera di pomice galleggiante: è un evento naturale – VIDEO

Oceano Pacifico pomice
Tonnellate di pietra pomice galleggiano nell’Oceano Pacifico, è un fenomeno naturale – FOTO: screenshot

Per svariati km quadrati, oltre 150, miliardi di pietre pomice stanno galleggiando nell’Oceano Pacifico. Tutto ha una origine naturale.

Uno spettacolare quanto sconcertante evento naturale sta avvenendo nell’Oceano Pacifico, al largo dell’esotico arcipelago di Tonga. Lo scorso 7 agosto un vulcano sottomarino ha eruttato tonnellate e tonnellate di pietra pomice, che ora sono emerse tutte insieme e galleggiano per più di 150 chilometri quadrati. La pomice è un tipo di roccia vulcanica che si caratterizza per la sua porosità e proprio per la capacità di galleggiare se immersa nell’acqua. Viene a crearsi dopo che il magma si raffredda velocemente ed è tipico anche di alcune zone vulcaniche d’Italia, come le Eolie. Lo spettacolo si è presentato ad alcuni velisti australiani e la spiegazione sul perché dell’addensarsi di questa particolare pietra sta nel fatto che il vulcano subacqueo che l’ha originata è situata a poca distanza dal livello del mare.

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Oceano Pacifico, c’è una massa gigantesca di pietra pomice galleggiante

Questa situazione crea però anche dei potenziali pericoli. Una delle prime segnalazioni giunte da quel punto dell’Oceano Pacifico era arrivata da una coppia australiana diretta alle Fiji in catamarano. Il loro viaggio è stato ostacolato all’improvviso di notte dall’addensarsi delle rocce galleggianti. Alcuni campioni, grossi come dei palloni da pallacanestro, sono stati raccolti per essere sottoposti ad analisi alla Queensland University of Technology, in Australia. È stata data anche una stima di quanti pezzi galleggianti possano trovarsi ora: sarebbero addirittura oltre mille miliardi. Il fenomeno è stato osservato pure dai satelliti in orbita attorno alla Terra, in particolare tra quelli della Nasa.

Presto raggiungerà la Grande Barriera Corallina, e sarà un bene

Si stima che la massa di pietra pomice possa raggiungere la Grande Barriera Corallina entro i prossimi 12 mesi. E questa potrebbe essere una cosa positiva, in quanto la pietra galleggiante spesse volte viene sfruttata da alcuni animali marini per percorrere più agevolmente dei tratti dalla distanza considerevole. La loro presenza dovrebbe agevolare il ripristino dell’ecosistema nella zona, dopo che cambiamento climatico ed altre situazioni negativi imputabili all’uomo hanno finito con il compromettere la Barriera Corallina.

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