Willy Branchi, chi è Rodrigo Turolla il sarto di Goro: conosceva l’assassino?

Ancora non si conosce la verità sulla scomparsa di Willy Branchi: nuovi indizi avuti dalle dichiarazioni del sarto di Goro Rodrigo Turolla

Dopo trent’anni dalla morte di Willy Branchi, ancora non si conosce la verità sull’omicidio del giovane ragazzo trovato senza vita il 29 settembre 1988 sull’argine del Po. Il sarto di Goro, Rodrigo Turolla, è uno degli ultimi a finire nei guai nell’inchiesta insieme a sua moglie. Nel 2005 fu convocato in procurato insieme al parroco dell’epoca, don Tiziano Bruscagin, come persona informata sui fatti. E così soltanto pochi mesi “Il Resto del Carlino” ha pubblicato alcune dichiarazioni di quella conversazione: “Dicevano, ascolta, ascolta…che quel ragazzo lì, essendo non normale, essendo non normale… non era uno normale. Gli davano le bustine da dare in giro e dopo lì è successo quello che è successo”.  Il sarto Turolla faceva riferimento proprio al povero Willy Branchi.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Omicidio Willy Branchi, il dialogo tra Turolla e il prete

L’ex prete cercava di mettere sull’attenti il sarto Turolla per “non farsi incastrare dai giornalisti” e “di stare attento con il telefono”. In procura il sarto, a sua insaputa, parlò anche di una lettera recapitata a casa del presunto killer e che gli riferì una persona stretta di quest’ultimo: “E’ venuta a casa mia a dirmi che quando è morto, ha trovato una lettera che dice che è stato lui. Ma io non glielo dico mica, non voglio mica immischiarlo. Che non mi denuncino”. Infine, il pm Andrea Maggioni ha avuto un altro spunto sulla vicenda con nuove dichiarazioni di Turolla inerenti ad una “motorella”, ossia il mezzo di trasporto utilizzato per trasportare il povero Willy Branchi dal luogo dell’aggressione a quello del ritrovamento: “Un’altra donna è venuta a casa a dire che Willy è stato caricat su una motorella e che la moglie di questo (il presunto omicida) e non faccio il nome… e che questa della motorella, ha voluto che la portassi via. Non voleva più vederla a casa. Vuol dire che lo avrebbero caricato dopo su una motorella”.

Impostazioni privacy