Nicoletta Mantovani, il tradimento choc in diretta di Luciano Pavarotti

Nicoletta Mantovani, il tradimento choc in diretta di Luciano Pavarotti. Ne ha parlato tempo fa proprio l’ex moglie del tenore Adua Veroni in una lettera.

Il grande Luciano Pavarotti sposò nel 1961 Adua Veroni, conosciuta a 17 anni, dopo 8 anni di fidanzamento. Dalla loro unione nacquero tre figlie: Lorenza, Cristina e Giuliana. Più di trent’anni dopo, nel 1993 cominciarono le indiscrezioni (specie sui media americani) circa una possibile relazione extraconiugale del Maestro, che però smentì tutto, spiegando che il rapporto con la giovane modella italiana Lucia Debrilli non andava oltre l’amicizia. Fu però solo una tregua momentanea. Nel 1994, infatti, cominciarono a circolare indiscrezioni su una relazione con una giovane manager dello spettacolo, Nicoletta Mantovani, nata a Bologna il 23 novembre 1969. La storia d’amore fra Pavarotti e la Mantovani, di 34 anni più giovane di lui, suscitò un vero e proprio scandalo, seguito morbosamente dai media di tutto il mondo e poi culminante nel divorzio miliardario tra il grande tenore e Adua Veroni. La reazione di quest’ultima non si fece attendere.

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La reazione della prima moglie di Pavarotti alla notizia del tradimento

Dopo mesi di indiscrezioni, mormorii e foto sempre più inequivocabili pubblicate dai settimanali rosa nonché aspri pettegolezzi, Adua Veroni si decise al gran passo, pubblicando una lettera saggia, riflessiva e amara, ma senza cadute di tono, indirizzata al coniuge fedifrago (e trasmessa dall’avvocato Calisto Fornero alle agenzie di stampa). “Mio marito, come ogni uomo (in particolare quelli di successo) di occasioni e di atteggiamenti affettuosi nella sua vita ne ha avuti molti, atteggiamenti che però ha sempre saputo gestire con oculatezza e giustificare” esordì la prima moglie di Big Luciano. “Devo dire però che questa volta, forse per l’età e il tipo di aggressione subita, è condotto a comportamenti che lo possono far accedere a un punto di non ritorno e a scelte che gli auguro felici. Una valutazione reale però mi fa pensare che potrebbero condurlo, dopo un’iniziale euforia, a una situazione perigliosa e dolorosa”.

“Spero ancora – aggiunse con amarezza – che pensi che il successo, soprattutto la ‘sua’ fatica è il risultato di un grande gioco di squadra, di rapporti umani sicuri, competenti, fidati. Egli perderà tutto questo e dovrà costruire il nuovo che certamente gli è promesso migliore ma da… sessant’anni in poi dovrà verificare se è vero”. Adua Veroni tenne a precisare che “per quanto riguarda le solite notizie che attengono a immensi patrimoni a liti o spartizioni, esse hanno la consistenza di pure fantasie giornalistiche”. E concluse rivelando che “io e mio marito da sempre abbiamo previsto e attuato la separazione dei rispettivi patrimoni”. Il resto è scritto nelle cronache.

EDS

 

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