Governo Pd-M5S, l’ipotesi: Pensioni quota 100 a rischio

Governo Pd-M5S, l’ipotesi: Pensioni quota 100, a rischio la riforma fortemente voluta dalla Lega, ecco gli indizi e le possibili modifiche.

quota 100
(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Mentre vanno avanti le trattative per la formazione di un nuovo governo Pd-M5S, emerge l’ipotesi che uno dei capisaldi dell’alleanza dei pentastellati con la Lega su cui si reggeva il vecchio esecutivo potrebbe essere accantonato. Stiamo parlando di quota 100 per chi vuole andare in pensione. Era in particolare la formazione politica guidata da Matteo Salvini a essere legata a questo tema, per cui una volta fuori dalla coalizione di governo i leghisti la riforma delle pensioni potrebbe essere ‘rivisitata’.

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Con il governo Pd-M5S salta quota 100? Ecco gli indizi

Più indizi sul tema fanno una prova: ieri Luigi Di Maio dopo la consultazione con il Capo dello Stato in cui ha elencato le dieci priorità per il Paese ha fatto solo un breve cenno a quota 100; non solo, il Partito Democratico si è sempre posto in maniera critica nei confronti della riforma fortemente voluta dalla Lega; inoltre, in maniera molto chiara l’ex ministro dem Carlo Calenda ha spiegato che farebbe volentieri a meno di Quota 100 e utilizzerebbe quei fondi per evitare l’aumento dell’Iva.

“Bisognerebbe partire dalla cancellazione di quota 100 e dalla revisione del reddito di cittadinanza, cancellando le tante cose ridicole come i navigator”, le parole di Calenda in un’intervista a ‘Repubblica’. Dunque, un esecutivo ‘giallo-rosso’ – come è stato definito un probabile governo Pd-M5S – farebbe a meno di una riforma delle pensioni, ma non cancellerebbe del tutto il reddito di cittadinanza. L’ipotesi più probabile è che il Pd punti a tornare a un modello più simile al ‘suo’ reddito d’inclusione, approvato nella scorsa legislatura. E anche per le pensioni, si prospetta un ‘ritorno’ alla Fornero.

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