Beppe Convertini, il dramma della morte atroce del papà

Beppe Convertini, il dramma della morte improvvisa del papà. Il racconto del conduttore sulla vita difficile e umile per del successo televisivo. 

Beppe Convertini

Intervistato da Giancarlo Dotto sul settimanale Diva e Donna, Beppe Convertini già uomo più bello d’Italia, modello e ora conduttore di La vita in diretta Estate si racconta a cuore aperto parlando anche del difficile passato segnato pesantemente dalla morte del papà quando aveva solo 17 anni. (CLICCA QUI per leggere la biografia completa di Beppe Convertini)

La fede e la guida del papà: Beppe Convertini si confessa

“Sono un uomo di fede – spiega Beppe Converitni -. Mi aiuta la preghiera, ma più di ogni altro mi aiuta mio padre Donato. Il mio angelo custode. L’ho perso per un tumore ai polmoni. Avevo 17 anni. Troppo giovane per perdere un padre. Dedico a lui le vittorie della mia vita. Da un giorno all’altro ho perso la spensieratezza. Mi sono ritrovato adulto con una grande responsabilità sulle spalle. Studiavo e lavoravo come cameriere. Devo tutto a mamma che, da quel giorno, ci ha fatto anche da padre a me e alle mie due sorelle, Anna e Maria”.

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Convertini poi spiega le origini della sua famiglia: “Vengo da una famiglia umile. Mio padre faceva il camionista e ai tempi si faceva il mestiere del padre. Da bambino ero già un secchione a scuola e d’estate lavoravo come garzone nella bottega di abbigliamento di mio cugino. Mio padre l’ho visto spegnersi giorno dopo giorno. Alla fine pesava 50Kg, metastasi in tutto il corpo. Vedevo mia madre dedicarsi a lui giorno e notte. E questi medici volontari che venivano a tamponargli le ferite e a sostenerlo. Erano degli angeli. Mi hanno segnato profondamente”.

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