Morto Marcello Musso, il magistrato dell’inchiesta sugli amanti dell’acido

Marcello MussoUn tragico incidente ha portato alla morte di Marcello Musso, il magistrato che ha incriminato i due amanti dell’acido: Martina Levato e Alexander Boettcher.

Tragedia nell’astigliano: il magistrato Marcello Musso, titolare dell’inchiesta sulle aggressioni con l’acido che ha portato alla condanna dei due amanti Martina Levato e Alexander Boettcher è morto in seguito ad un drammatico incidente stradale. Il magistrato si trovava ad Asti per le vacanze estive e stava facendo una passeggiata in bici tra Agliano e Costigliole. Proprio mentre stava svoltando per la via in cui si trova la casa della madre, Marcello è stato centrato in pieno da un’auto e sbalzato in aria.

L’automobilista non si è reso conto che l’uomo in bici stava svoltando e solo all’ultimo momento ha cercato di frenare per evitarlo, senza riuscirci. Lo stesso automobilista ha chiamato i soccorsi che sono arrivati sul luogo dell’incidente il prima possibile. Gli operatori del 118 hanno fatto il possibile per rianimare il magistrato ma i loro tentativi sono risultati vani e sono stati costretti a dichiararne il decesso.

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Morte Marcello Musso, le condoglianze dell’avvocato di Boettcher

Nel 2014 si chiudeva il processo ai danni di Martina Levato e Alexander Boetcher con la condanna definitiva a 19 anni e 6 mesi di reclusione per le aggressioni con l’acido che la “coppia diabolica” aveva messo in atto. La stessa Martina, anni dopo la sentenza, ha ammesso di aver sbagliato e si dice sinceramente pentita per le sue azioni. In quella occasione Marcello Musso si è scontrato in aula con il legale Michele Andreano, difensore di Alexander Boettcher. Tra i due c’era della reciproca stima e proprio Andreano è stato il primo collega a commentare la sua tragica morte. Come riportato da ‘Tgcom 24‘ infatti, il legale ha dichiarato: “E’ scomparso un Pm con la schiena dritta. Una persona perbene, un grande lavoratore, un vero servitore dello stato, un avversario leale e molto preparato. Lo ricordo con grande affetto”.

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