Salvo Guercio, chi è: vita e carriera del grande autore tv

Salvo Guercio è un autore televisivo di lunghissimo corso, grande conoscitore del piccolo schermo e con una brillante carriera in Rai. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui.

Salvo Guercio conosce la televisione come pochi altri. La sua brillante carriera è stata percorsa tutta in Rai, dove approda nel 1995 come programmista regista e poi si fa strada autore, firmando diversi programmi con Mike Bongiorno, Milly Carlucci, Amanda Lear, Paolo Limiti, Heather Parisi, Mara Venier e Pippo Baudo (con il quale confeziona ben 5 edizioni consecutive di “Domenica in”).

Salvo Guercio è un grande appassionato di repertorio – negli ultimi due decenni ha curato i più importanti programmi di questo genere – ed è attualmente impegnato nella realizzazione delle serate-evento condotte da Massimo Giletti su Rai 1 e nella preparazione della nuova edizione di “Domenica in”. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Salvo Guercio

Salvo Guercio vanta origini palermitane ed è nato il 29 dicembre 1968. Fin da piccolissimo mostra un certo interesse per il mondo della televisione e dello spettacolo, innamorandosi ben presto di Raffaella Carrà, che conosce il 29 agosto 1975 in occasione di uno spettacolo nella sua città. E pochi anni dopo scopre un’altra figura fondamentale per lui, Amanda Lear, che incontrerà in un concerto a Palermo il 28 luglio 1978.

Il regista preferito di Salvo Guercio è Enzo Trapani, “poiché al rigore formale del suo collega Antonello Falqui, perfetto e senza sbavature, aggiunge la voglia di sperimentare e di trasgredire, sporcando tutto con una vena di follia che spariglia lo spettacolo”. E’ ispirandosi a lui e a Baudo che nel 1979, ad appena 10 anni, prova a realizzare il suo primo, piccolo show “casalingo”, per il saggio di fine anno alla scuola Santa Lucia, montando un numero mutuato da “Stryx” in cui Lear canta la canzone “Gold”. Il “numero” ottiene uno strepitoso quanto inaspettato successo, il primo di una lunga serie.

Nel 2001 Salvo Guercio realizza con a stessa Lear “Cocktail d’amore”, programma da lui concepito e scritto per celebrare tutti i feticci e i “giocattoli” della sua precoce avventura televisiva. “Con Pippo ho vissuto momenti professionali che sentirei di augurare a tutti i miei colleghi, soprattutto a quelli più giovani – confessa il Nostro -. Mi ha insegnato tanto, e guai a chi me lo tocca. Ah dimenticavo, il mio ‘servizio militare’, la mia gavetta, l’ho fatta 20 anni fa con Paolo Limiti, autore brillante e curioso, che mi ha insegnato i trucchi del mestiere e la magia del racconto”.

E aggiunge: “Per fare bene la televisione è necessario che una squadra di autori, registi, tecnici, scenografi, costumisti, lavorino in perfetta sinergia per garantire un risultato ottimale. Basta che uno solo di questi ingranaggi si inceppi per pregiudicare il risultato finale. La pittura, contrariamente alla televisione, ti offre invece la possibilità di dare una forma materiale alle tue visioni, ai tuoi sogni, alle tue angosce, senza mediazione alcuna, e in totale solitudine. Di fronte alla tela bianca ci sei soltanto tu, con i tuoi vuoti, con i tuoi pieni, con il tuo mondo interiore, ricco o povero che sia”. Per il momento Salvo Guercio resta fedele alla televisione, ma mai dire mai…

EDS

 

 

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