Nube radioattiva in Russia: in movimento dal 2017, paura in Europa

Paura in Europa per una nube radioattiva in movimento dalla Russia dal 2017. Ecco quali sono i valori d’inquinamento e i possibili rischi per l’uomo.

CHORNOBYL (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Dopo i due terribili incidenti di Chernobyl e Fukushima, la produzione di energia tramite l’uso del nucleare è oggetto quotidiano di svariate discussioni. Ciò che è successo durante le due tragedie passate, infatti, ha minato il concetto di sicurezza millantato dalle varie aziende del settore: i morti a causa delle due esplosioni sono stati moltissimi, per non parlare dei casi di tumore, che si stima saranno circa 40mila entro il 2065. L’Europa ha avuto paura per anni, e purtroppo dal 2017 si è tornati a vivere un incubo tremendo: solo tre anni fa, infatti, è stata identificata in Russia una nube radioattiva in rapido movimento.

Le tracce del passaggio della nube radioattiva proveniente dalla Russia sono state ritrovate anche a molti chilometri di distanza, per esempio in Romania e ai Caraibi. La scoperta ha ovviamente allarmato la popolazione europea: le elevate concentrazioni di Rutenio-106 hanno subito fatto pensare al danneggiamento di un reattore in territorio russo, ma il governo ha negato questa ipotesi. Per scoprire la vera origine delle radiazioni, dunque, si sono uniti circa 70 scienziati internazionali che hanno finalmente identificato la causa.

Potrebbe interessarti anche –> Emergenza caldo: in Italia bollino rosso in 11 città

Nube radioattiva in Russia: ecco quale sarebbe la causa

CHORNOBYL (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Le preoccupazioni europee sono nate in seguito alla misurazione della concentrazione di materiale radioattivo nell’aria: il valore di Rutenio-106 avrebbe superato di 100 volte quello rilevato durante l’incidente in Giappone di qualche anno fa. All’origine della dispersione di materiale radioattivo ci sarebbe lo stabilimento di Majak: in quel sito, gestito da Rosacom, oltre alla produzione di energia si tratterebbero anche le scorie della produzione. La società ha smentito ogni possibile problematica con i suoi reattori, nonostante le misurazioni effettuate non lasciano spazio a dubbi.

Gli scienziati hanno dichiarato che ci troviamo al di sotto della percentuale di rischio per l’uomo, rassicurando la popolazione. Per quanto riguarda l’Italia, non sono state registrate tracce del passaggio della nube nel nostro paese.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI!

 

 

Impostazioni privacy