Angela Celentano, a 23 anni di distanza dalla scomparsa: tra piste, fake news e speranze

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Angela Celentano, a 23 anni di distanza dalla scomparsa: tra sogni premonitori, fake news e speranze.

A 23 di distanza dalla sua scomparsa, le domande sul destino di Angela Celentano continuano ad essere senza risposta. Il 10 agosto del 1996, quella dolce bambina di 3 anni scomparve nel nulla tra la vegetazione dei boschi del Monte Faito. Nessun avvistamento, nessun ritrovamento, nulla di nulla. Un caso pieno di ombre, con la famiglia che continua a sperare ma che brancola nel buio esattamente come tutti quelli a cui sta a cuore la vicenda di Angela. E tra sogni profetici, falsi avvistamenti e piste messicane, sono tanti gli spunti che in questi 23 anni hanno dato speranza ai genitori di Angela. Eppure, per il momento, tutto è rimasto come il 10 agosto del 1996: senza di lei.

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Angela Celentano, a 23 anni di distanza dalla scomparsa: tra piste, fake news e speranze

Quando Angela Celentano scomparve nei boschi del Faito, dove la famiglia si era recata per l’annuale festa della comunità evangelica, destò quasi scalpore il racconto di sua cugina Rosa. Allora adolescente, la ragazza raccontò di aver confidato alla stessa cuginetta Angela di aver avuto un sogno premonitore il giorno prima della sua scomparsa. Un sogno nel quale, appunto, la bambina si sarebbe persa nei boschi. In realtà, Rosa Celentano – ascoltata anche in Procura a Torre Annunziata come persona informata dei fatti – ha poi rettificato nel corso di un’intervista a Quarto Grado: “Angela era irrequieta quella sera prima di andare in gita il giorno dopo, io per distrarla la presi e le iniziai a raccontare la storia di Cappuccetto Rosso. Solo che al posto del nome di Cappuccetto Rosso misi il suo nome per invogliarla di più nella storia”. Nel 1999 viene accusato Gennaro Celentano, fratello del padre Catello, per sequestro di persone per poi essere prosciolto. Inoltre, nel 2010 una ragazza contattò i genitori di Angela, che intano avevano aperto un sito web dedicato alla figlia, dicendo di riconoscersi nelle foto di Angela. Una messicana di nome Celeste Ruiz. La pista è stata però ritenuta falsa quando alcuni agenti si sono recati sul posto, non trovando nessuno all’indirizzo indicato.

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