Crisi di governo, cosa sta succedendo: aggiornamenti in diretta

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(Getty Images)

Il Governo è in crisi, questo è ciò che è emerso dalla giornata di ieri in Parlamento dopo che sono state votate 4 mozioni favorevoli alla Tav. Salvini spiega che qualcosa si è rotto, oggi potrebbe sciogliersi l’esecutivo giallo-verde.

La crisi di Governo era nell’aria già nel mese di maggio, quando Di Maio e Salvini si erano fatti una guerra spietata in vista delle Elezioni Europee (poi vinte dalla Lega), ma a giugno le due anime della maggioranza avevano annunciato una tregua e allontanato l’ipotesi di andare ad elezioni anticipate. Negli ultimi giorni, però, qualcosa si è rotto: prima Di Maio ha invitato calorosamente Salvini ad interloquire con il parlamento sulla questione dei presunti finanziamenti russi, in seguito ci sono stati gli attacchi del ministro dell’Interno sulla riforma della Giustizia e sulla Manovra di Bilancio ed infine c’è stato lo scontro sulla Tav.

Ieri il Movimento 5 Stelle aveva presentato una mozione per impedirne la costruzione che è stata rifiutata dal Parlamento e che ha invece votato positivamente per quelle favorevoli. La Lega per portare avanti il discorso Tav ha fatto fronte comune con il PD e con tutto il centro destra e questo non è piaciuto a Di Maio e soci.

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Crisi di governo, Salvini: “Qualcosa si è rotto”

Nonostante l’ennesimo boccone amaro, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle non hanno rilasciato alcuna dichiarazione dopo la sconfitta in Parlamento. Dopo la votazione il premier Conte e Matteo Salvini si sono incontrati per un colloquio che è durato più di un’ora e che ha dato qualche ora di tempo a questo Governo. Il leader del Carroccio aveva infatti in programma una conferenza stampa per un grande annuncio che è stata annullata dopo il vertice. Ciò nonostante ha dichiarato: “Cosa succederà ora? Non sono fatto per le mezze misure, o le cose si possono fare per intero, oppure star lì a scaldare la poltrona non fa per me”.

Lo stesso vicepremier ha fatto capire che non sarebbe d’accordo ad un rimescolamento per un eventuale altro Governo di coalizione: “Non mi interessano rimpastini o rimpastoni, le idee non valgono due poltrone, se le cose non si possono più fare è inutile andare avanti. Come in un matrimonio, se si passa più tempo a insultarsi e a litigare che a fare l’amore, meglio guardarsi in faccia e prendere una decisione da persone adulte”. Insomma il messaggio è chiaro: o si cambia oppure  si vada ad elezioni.

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