Carabiniere ucciso, 4 telefonate tra Brugiatelli e gli americani prima dell’omicidio

prima dell'omicidioCarabiniere ucciso: La notte della morte di Mario Cerciello Rega ci sono state 4 telefonate tra Brugiatelli e gli americani, cosa si sono detti?

Continuano le indagini sulla notte in cui l’americano Finnegan Elder Lee ha ucciso il carabiniere. I dubbi maggiori riguardano l’assenza quasi totale di riprese del momento dell’omicidio e sugli istanti precedenti all’incontro tra i due americani ed i carabinieri. Gli avvocati dei due diciannovenni hanno già inoltrato richiesta di poter acquisire tutte le registrazioni delle telecamere di zona riguardanti i momenti in cui si sono svolti i fatti contestati. Inoltre c’è discordanza tra la versione fornita dai carabinieri (qui la ricostruzione degli inquirenti) e quella di Elder Lee, il quale sostiene che non sapeva che fosse un carabiniere e che ha reagito ad una situazione in cui si sentiva in pericolo.

Quella notte la Piazza Mastai pullulava di Forze dell’Ordine sia in divisa che in borghese e non è chiaro per quale motivo all’appuntamento con i due ladri del borsello si siano presentati due militari di una caserma differente da quella di Trastevere, che ha risposto alla denuncia di Brugiatelli e che ha tra le zone di competenza proprio Piazza Mastai.

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Carabiniere ucciso: cosa si sono detti Brugiatelli e gli americani nelle 4 chiamate di quella notte?

Quello che sappiamo è che i due ragazzi erano in cerca di droga e che per i Carabinieri Brugiatelli ha fatto da mediatore per la compravendita di cocaina. Gli spacciatori hanno fatto una truffa ai due ragazzi, i quali hanno rubato il borsello all’italiano per farsi restituire il denaro. A quel punto Brugiatelli avrebbe incontrato dei militari in piazza ed avrebbe spiegato di essere stato vittima di un furto ed in seguito ha chiamato ai Carabinieri per denunciare il tentativo di estorsione.

Secondo quanto rivelato dal ‘Corriere della Sera‘, prima e dopo la chiamata ai Carabinieri, Brugiatelli ha chiamato ben 4 volte ai due americani, probabilmente nel tentativo di farli ragionare e farsi restituire il borsello. Cosa si siano detti in quei frangenti non è chiaro, ma in una delle chiamate, secondo quanto riporta ‘Il Messaggero’, Natale Hjort avrebbe chiesto a Brugiatelli di presentarsi da solo. Probabile che il dubbio che questo fosse accompagnato da qualcuno ha fatto spinto gli americani di non portare il borsello all’incontro.

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