Dalida, l’ultimo messaggio prima del suicidio: “La vita mi è insopportabile”

Una voce meravigliosa ma una vita tormentata: in queste due immagini sta tutta la storia dell’indimenticabile Dalida. 

I grandi successi di Dalida, una cantante che ancor oggi tutti ricordano, sono in qualche modo (anche) il frutto delle numerose sofferenze che hanno costellato la sua esistenza, fino alla scelta tragica ed estrema di togliersi la vita.

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La tragica sofferenza di Dalida

Yolanda Cristina Gigliotti diventò grazie alla sua voce una delle poche icone della musica italiana, ma per la mitica Dalida quel peso era forse troppo grande da sopportare. Di qui il suo drammatico suicidio nel maggio del 1987. Quella sera Dalida congedò la storica governante Jacqueline e comunicò al resto della servitù la volontà di trascorrere le ore successive a teatro. Ma i suoi piani erano altri. “Per la prima volta si è addormentata dopo aver spento le luci”, ha raccontato il fratello Bruno Gigliotti della cantante dieci anni più tardi a Ci vediamo in tv, condotto da Paolo Limiti. Prima di allora non lo aveva mai fatto: aveva una paura folle del buio. Ma, rimasta senza figli e senza un uomo da amare, Dalida sentiva di non avere più un motivo per vivere.

“Non scappò da Sanremo come scrissero i giornali”, ha precisato il fratello Bruno: voleva solo far saltare la kermesse per via del suicidio di Luigi Tenco, in nome di quella solidarietà che si aspettava da parte dei colleghi. Il che la dice luna sulla sensibilità di una donna alla quale l’amore non ha (quasi) mai sorriso,  partire dal matrimonio con il direttore artistico Lucien Morisse, fino al “colpo di fulmine” con il pittore Jean Sobieski e ad Alain Delon. Ciao amore, la canzone che assieme a Tenco scelse di cantare a Sanremo del ’67 e che fu invece eliminata in modo imprevisto, le diede in qualche modo il colpo di grazia.

Senza ovviamente dimenticare altri due episodi drammatici nella vita di Dalida: il suicidio dell’ex marito Lucien e quello di Richard Chanfray, suo compagno nei primi anni Settanta. “Perdonami, la vita mi è insopportabile”, scrisse la cantante nel suo biglietto d’addio, prima di chiudere gli occhi per l’ultima volta, sprofondando in quel buio di cui un tempo aveva una paura folle.

EDS

 

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