Chi è Dalida: vita privata e carriera dell’indimenticabile cantante

Il nome di Dalida è scolpito nella storia della musica internazionale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla diva italo-francese.

La carriera tutta in ascesa, i grandi successi gli artistici, gli amori felici e sofferti, ma anche la depressione e il gesto estremo di togliersi la vita. C’è stato tutto questo nella vita di Dalida, una cantante il cui nome rimarrà per sempre impresso nella storia della musica italiana (e non solo). Conosciamola più da vicino.

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L’identikit di Dalida

Iolanda Cristina Gigliotti nacque a Il Cairo, in Egitto, il 17 gennaio 1933 sotto il segno del Capricorno. I suoi genitori – papà Pietro, primo violino all’Opera del Cairo, e mamma Giuseppina, sarta – erano di origini calabresi. Fin da bambina coltivò il sogno di diventare famosa, e la sua bellezza le diede ben presto una mano (anche se da ragazzina era affetta da strabismo e per questo motivo dovette sottoporsi a diverse operazioni chirurgiche). Vinse il titolo di Miss Egitto e si assicurò così un prezioso trampolino di lancio della sua carriera da attrice.

Nel 1954 si trasferì a Parigi per poter continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo, e qui iniziò a farsi conoscere con il suo nome d’arte, Dalida. Nei primi anni si dedicò principalmente al cinema, poi, nel 1957, incisione il suo primo album, e per lei fu una svolta. Negli anni ’60 Dalida raggiunse il successo internazionale e cominciò a esibirsi anche in Italia, dove avrebbe poi costruito una buona parte del suo repertorio. Nel 1964 fu la prima donna a vincere il disco di platino, avendo venduto oltre 10 milioni di dischi. Nel 1967 debuttò al Festival di Sanremo nel 1967 al fianco di Luigi Tenco, con la bellissima canzone Ciao amore, ciao (che inizialmente non ottenne però un grande successo).

Decisamente più tormentata fu la sua vita privata, e in particolare sentimentale. Nel 1961 Dalida sposò sposato Lucien Morisse, direttore di Radio Europe 1, ma dopo appena un mese si è infatuò di un giovane pittore, Jean Sobieski, per il quale decise di porre fine al matrimonio. Il “flirt” con Jean durò poco: Dalida conobbe il giornalista Christian de la Maziere e scelse di aprire un nuovo capitolo con lui. I due rimasero insieme per 3 anni, fino a quando la cantante iniziò una relazione con Luigi Tenco. Solo un anno dopo, però, subì il terribile shock del suicidio del fidanzato a Sanremo (era il 1967). Uno shock dal quale non si sarebbe mai ripresa.

Dalida tornò a Parigi e tentò a sua volta di suicidarsi, ma senza riuscirci. A partire da quel momento la sua vita fu costellata di momenti di depressione più o meno grave. Ebbe una relazione con un giovane studente di nome Lucio, del quale rimase incinta nel 1968, ma decise di abortire e fece ricorso a pratiche clandestine che le preclusero per sempre la possibilità di diventare madre. Incontrò altri uomini, tra cui il filosofo Arnaud Desjardins, Richard Chanfray e Francois Naudy, ma nessuna di queste storie andò a buon fine (e ci furono altri suicidi di mezzo). Avrebbe avuto anche una relazione clandestina con Francois Mitterrand (all’epoca sposato), conclusasi con la sua elezione a Presidente Repubblica francese nel 1981.

Il 2 maggio 1987 Dalida decise di rinviare tutti i suoi impegni, uscì di casa per inviare una lettera a suo fratello Bruno e rientrò con l’intenzione di suicidarsi. Ingoiò un’eccessiva dose di barbiturici: lo stesso metodo che aveva utilizzato nel tentativo precedente, ma stavolta nessuno venne a salvarla. Si spense nella notte del 3 maggio, dopo aver lasciato un biglietto sul comodino con scritto: “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”. Riposa a Montmartre (Parigi), e sulla sua tomba sorge una statua commemorativa con le sue sembianze. Nel 2017 è uscito un film sulla sua vita, Dalida, con Sveva Alviti nel ruolo della protagonista, Riccardo Scamarcio nei panni del fratello Orlando e Alessandro Borghi in quelli di Tenco.

EDS

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